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domenica 31 dicembre 2023

sfangarla 2023



 come da tradizione l'ultimo dell'anno, c'è il post sfangarla, per l'undicesimo anno consecutivo.

  • anche quest'anno ho scritto: pochissimo rispetto all'anno scorso. ma ho scritto, e tradotto, e corretto bozze, e revisionato testi degli altri
  • anche quest'anno i libri hanno avuto un ruolo determinante: ne ho letti e ascoltati in audiolibro a decine (a questo link il mio anno di libri)
  • anche quest'anno ho ascoltato una quantità imbarazzante di podcast. i preferiti: amare parole, voce ai libri, copertina, comodino, hacking creativity, il mondo, shelf, fuori da qui, tutt'orecchi, a domani, dove nessuno guarda...
  • anche quest'anno sono stata molto da sola: quasi sempre per scelta
  • quest'anno ho finalmente ripreso a correre. tantissimo. ho corso più di mille chilometri partendo da zero.
  • anche quest'anno ho ascoltato delle canzoni in loop. le ossessioni dell'anno: arrivederci tristezza di brunori sas, try di pink)
  • anche quest'anno non ho mai usato il ferro da stiro (anche se mi sento ancora in colpa per non aver stirato la camicia del matematico con cui ha sostenuto l'esame di dottorato nel 2010) 
  • anche quest'anno ho visto alcune serie tv. le preferite: "silicon valley", "making a murderer", "ted lasso" 
  • anche quest'anno ho preferito dormire: all'avere un figlio, all'uscire la sera. ma ho passato molte ore di insonnia, e per la prima volta dormire mi è riuscito difficile. 
  • anche quest'anno ho camminato, sono andata a colazione e a cena fuori (anche al chiuso). sono persino tornata al cinema a vedere c'è ancora domani. a due mesi dall'uscita: quando me l'avevate già raccontato e spoilerato tutto. e comunque alla fine ho pianto lo stesso.
  • anche quest'anno ho guardato casa mia e ho pensato che fosse sporca e disordinata. e le poche volte che ho riordinato e pulito sentendomi orgogliosa ho pensato che mia madre invece l'avrebbe vista sporca e avrebbe iniziato a pulire
  • anche quest'anno ho sfornato: pizze e dolcini con gran soddisfazione. le due maggiori soddisfazioni: mio nipote che a settimane di distanza parla ancora di quanto buona fosse la torta al cioccolato che ho sfornato per il compleanno di sua sorella. mia nonna stupita e felice per la torta a due piani che ho sfornato per il suo 95esimo compleanno. "neanche al matrimonio ho avuto una torta così" 
  • anche quest'anno non ho sentito il ticchettio dell'orologio biologico 
  • anche quest'anno la mia scrittura non mi ha portato dove volevo, ma mi ha portata al traguardo di una mezza maratona, che è comunque un posto notevole
  • quest'anno ho vinto una borsa di studio del valore di 1.500 euro per un corso di traduzione letteraria dall'inglese. di solito non vinco mai niente, e invece.
  • anche quest'anno sono sopravvissuta a me stessa. 
se vi va, sfangate anche voi nei commenti. e buon 2024 a voi 

giovedì 14 dicembre 2023

facciamo i conti

1.096.017 batti del cuore

116 ore e 21 minuti 

58.566 calorie

1091,76 km percorsi 


per cosa avete speso tutte queste energie quest'anno?
io l'ho fatto per il mio romanzo "un miglio al giorno"


giovedì 9 novembre 2023

10 giorni per superare il blocco dello scrittore



sto leggendo questo manuale che promette di curare il blocco dello scrittore in 10 giorni. sono al terzo giorno di lettura e ancora non ha curato niente. ma non è questo il punto.
il punto è che, per pura curiosità, ho provato a scrivere i 10 motivi per cui non sto lavorando a un nuovo romanzo. li riporto qui sotto

10 motivi per non scrivere

1- quello che scrivo non interessa a nessuno*
2- non ci guadagno niente dal punto di vista economico - e visto che tratto la scrittura in modo professionale e me ne occupo come se fosse un lavoro (investendo in corsi, manuali, tempo, pratica, studio), non avere un riscontro monetario a fronte di un impegno più che decennale mi fa arrabbiare ed è sconfortante
3- non so cosa scrivere
4- non c'è nessuna idea che mi entusiasmi al punto da dedicarci mesi 
5- il processo di ricerca di un editore è lungo e frustrante tanto quanto agli esordi, aver pubblicato non ha ridotto né la quantità di tempo né la frustrazione. ma le condizioni del mercato editoriale sono ulteriormente peggiorate (anticipi più bassi, sovrabbondanza di titoli, costi della carta aumentati che si traducono in risparmio sul compenso per chi scrive, o traduce, o revisiona, o corregge le bozze - che tanto a noi ci piace scrivere e lavorare in editoria per la gloria)
5a- l'autopubblicazione non è indicata per il genere di libri che pubblico, non scrivendo gialli né romance, il rischio è di spendere molto più di quello che guadagno. soprattutto i libri per ragazzi hanno bisogno di gatekeeper (editori e professionisti del settore) che ne garantiscano l'adeguatezza per rassicurare i genitori/nonni/zii che acquisteranno
6- il processo di pubblicazione è lungo e frustrante, aver pubblicato non ha ridotto in nessun modo la quantità di tempo e la frustrazione
7- il dopo pubblicazione è deludente, l'accoglienza del libro è sempre al di sotto delle aspettative, nonostante 10 anni di accoglienze tiepide (per usare un eufemismo) le abbiano ridimensionate parecchio
8- la promozione del libro pretende la mia presenza, online e offline. e io odio espormi e odio viaggiare. vorrei che i miei libri si vendessero da soli e parlassero per me
9- scrivere per un pubblico è difficile
10- quello che scrivo non interessa a nessuno

per arrivare a questi 10 motivi per non scrivere ho impiegato pochi minuti.
vediamo ora i motivi per scrivere, invece

1- mi piace aver scritto. mi fa sentire soddisfatta di me, a posto con il mondo
2- quando scrivo un libro scopro nuove cose su di me e su quello che mi sta intorno

basta. per quanto abbia passato la mattina a pensarci non mi viene in mente nessun altro motivo per cui lavorare a un nuovo romanzo.

e le cose che ho scritto qui sopra hanno ricadute anche sul mio lavoro di editor freelance, che infatti va malissimo. va malissimo perché mi sembra di rubare a chiedere soldi ad altri autori e autrici sapendo che se anche riusciranno a pubblicare, non rientreranno mai dell'investimento economico fatto con me. e non perché io non sia brava o non ci metta cura. è che proprio i libri non hanno valore, sono irrilevanti, ce ne sono troppi. aver lavorato a un manoscritto con me per renderlo migliore, non aumenterà il suo valore. 

e per me i libri sono tutto. anche quando come in questo periodo ne inizio mille e non ne finisco nessuno. i libri sono l'unica cosa che ha senso per me. leggerli, scriverli, recensirli, tradurli, correggerne le bozze, guardarli in libreria, ascoltarli in formato audiolibro. i libri sono quello che occupano le mie giornate e mi danno senso. sono il fondamento di quasi tutte le mie relazioni interpersonali.
ma se i libri non valgono niente nel contesto capitalista in cui siamo immersi, io - quello che so fare, quello che mi interessa fare - non valgo niente.

ma a questo punto mi sa che non sto parlando di blocco dello scrittore, quanto di crisi esistenziale.

* sono sicura che voi, 25 lettori e lettrici, mi smentirete, direte "ma non è vero, a me interessa, leggo tutto quello che scrivi dal 1998" però 25 lettori non bastano per campare.

venerdì 3 novembre 2023

il riscatto



ok, parliamone.
mi rode un sacco aver finito la mezza maratona di udine in 2 ore 18 minuti e passa. un tempo vicino a quello che considero un fallimento.

lo so che non sono una runner professionista, che la mia era una partecipazione simbolica, che quel risultato cronometrico o uno più alto o più basso non avrebbe cambiato nulla, in nessun modo.
nemmeno nelle vendite di "un miglio al giorno", che alla fine era il motivo per cui ho partecipato a quella gara.

e però, a distanza di un mese e mezzo, continuo a pensare a quel risultato come a un fallimento.
da un lato sento di aver bisogno di un riscatto, di dimostrare - ma a chi? - che posso fare meglio; dall'altro, proprio perché è una cosa irrilevante su cui non ha nessun senso che io mi ostini a rimuginare, penso di dover lasciar andare.

c'è tempo fino al 23 novembre per iscriversi. quindi facciamo un patto: se entro il 23 novembre arrivo a 20 recensioni su amazon di "un miglio al giorno", mi iscrivo. altrimenti no. 

lascio fare al caso, al destino, a voi che mi leggete. io intanto faccio la forrest gump della situazione, e corro.

giovedì 2 novembre 2023

eine Stimme, die nicht stimmt


sono una scrittrice.
negli ultimi 10 anni ho pubblicato 7 libri con casa editrice.
alcuni ne ho autopubblicati.
alcuni li ho solo scritti.
sono una scrittrice da più di vent'anni.
so che posso scrivere un romanzo. 
l'ho fatto. non una, non due, ma tantissime volte.

e adesso ho un romanzo da scrivere. l'ho iniziato ad aprile e poi l'ho mollato lì. 
mi sono detta: dopo l'uscita di "un miglio al giorno", dopo la mezza maratona, dopo gli emozionauti.
adesso è passato tutto, non ho scuse per non riprendere in mano quel progetto.
ma quel file mi terrorizza.
non riesco neanche ad aprirlo.

non so se capita anche a voi, rimandate una cosa per settimane per mesi, e più la rimandate più diventa impossibile da affrontare: prenotare una visita medica, chiamare quella persona che non sentite da tempo, sistemare lo sgabuzzino, lavare le tende.
ci pensate e non siete mai pronti. non c'è abbastanza tempo, forse è meglio se adesso faccio quest'altra cosa più urgente.
e una settimana dopo l'altra, un mese dopo l'altro, vi convincete inconsciamente che la cosa che state rimandando è pericolosa, dannosa, inaffrontabile, ingestibile, fuori dalla vostra portata.

per me con questo stupido file è così. ogni giorno mi dico "domani", e quel domani si sposta di giorno in giorno.

sono una scrittrice che non sa scrivere

mercoledì 1 novembre 2023

la running challenge


trovare un motivo per correre senza un obiettivo non è facile. per 9 mesi ho corso con in mente la mezza maratona di udine del 17 settembre. avevo un traguardo da tagliare, una medaglia da mettere al collo e avevo una tabella di marcia da seguire.
adesso potrei continuare a correre "tanto per", "per il gusto di", "perché sì".
ma piove, è grigio, le giornate sono corte, non c'ho voglia, e in queste condizioni non è facile motivarsi.

nel gruppo fb di running di cui faccio parte, mi hanno suggerito di iscrivermi a una maratona (no way), o comunque a un'altra gara.
ma se c'è una cosa che ho capito gareggiando, è che gareggiare non mi interessa.

così mi sono inventata la running challenge, che prevede il vostro coinvolgimento: una volta a settimana correrò 200 metri per ogni stellina di recensione a "un miglio al giorno" lasciata su amazon. una recensione a 5 stelline = 1km.

a oggi ho 9 recensioni a 5 stelline, quindi oggi, 1 novembre, ho corso 9 km.

datevi da fare, a voi non costa nulla, io mi tengo in forma e date una gran mano al libro.

lunedì 16 ottobre 2023

3, 2, 1 emozionauti è finalmente online


l'idea mi è venuta questa primavera correndo: perché non creare una antologia di racconti da zero, coinvolgendo altre autrici per ragazzi del mio gruppo telegram "scrivere per ragazzi"?
l'ho detto ad alessandra che speravo mi rispondesse: "no, troppo complicato, sei fuori".
invece alessandra ha detto: "ma certo, facciamolo".
e l'abbiamo fatto!

è stato complicato? sì!
ho lavorato un sacco di ore gratis? sì!
mi sono presa grosse arrabbiature? sì!
ho incontrato autrici stupende, collaborative, generose, geniali, creative che adesso considero amiche? sì!
ho fatto una call alle 7 e 30 di domenica mattina per assicurarmi che tutto fosse pronto per il lancio? sì!

così oggi esce ufficialmente emozionauti, una raccolta di 15 racconti per bambini dagli 8 anni, ognuno corredato da un'illustrazione in bianco e nero. il libro è impaginato ad alta leggibilità, i proventi andranno in beneficenza.
ogni racconto è incentrato su un diverso sentimento. ci sono racconti buffi e divertenti, altri più intimi. racconti con elementi fantastici e racconti realistici. racconti che mettono paura, o che fanno sorridere.

la raccolta è autoprodotta e disponibile solo su amazon.
dal 16 al 20 ottobre l'ebook è in promozione gratuita (scaricatelo subito così non ci pensate più), il cartaceo è a prezzo di costo 4,50€ (se non ne prendete almeno una decina di copie per i vostri figli, nipoti, amici dei figli, a natale vi mangerete le mani perché questo prezzo così basso vale solo fino al 20 ottobre).

se siete diffidenti verso il selfpublishing perché pensate che sia monnezza accroccata da incompetenti, comprate gli emozionauti e ricredetevi.
lavoro in editoria dal 2006, so cos'è un libro, come si fa, come si edita, come si corregge una bozza, ho iniziato ad autopubblicare nel 2013, quando non lo faceva nessuno (non so impaginare né disegnare e infatti quella parte l'ho delegata). vi assicuro che questo libro non ha niente da invidiare a un libro di mondadori, salani, einaudi, gallucci... you name it.

è un progetto a cui tengo tantissimo, su cui ho lavorato con cura maniacale. dategli fiducia.
nei miei sogni supporterete così tanto questo libro che gli emozionauti scalzeranno dalla classifica il libro omofobo, xenofobo, reazionario del generale maledetto che imperversa da due mesi. sarebbe davvero una bella pernacchia.
dai dai dai.
acquistatelo e fatemi sapere!

venerdì 13 ottobre 2023

un miglio al giorno alla mezza maratona di udine


è da quasi un mese che devo scrivere questo post ma ancora non sono sicura di avere le parole.

com'è andata la mezza maratona? è stato quasi un armageddon dal punto di vista del cronometro. ho sofferto tantissimo e se mi fossi allenata meno non sarei arrivata al traguardo. quindi brava io che mi sono allenata tanto.
come al solito la disparità tra lo sbattimento e il risultato è soverchiante.

è stato uno scempio dal punto di vista ambientale: non avevo idea di quanta acqua potabile in bottiglia vada sprecata, di quanta immondizia venga prodotta, e di quanti runner incivili ci siano in giro in eventi come questo. visto che arrivavo ai ristori dopo 750 persone ho avuto modo di vedere lo schifo della maggior parte dei partecipanti. solo in 50 hanno fatto peggio della sottoscritta.

dieci minuti prima della partenza lo speaker mi ha inaspettatamente interpellato: "è qui con noi la scrittrice silvia pillin, autrice di un miglio al giorno. silvia vieni al microfono".
"allora, raccontaci come mai sei qui".
ho detto due cose su kathrine switzer e la sua prima maratona, i giornali hanno sintetizzato la faccenda con la frase "un messaggio di forza al femminile" e io sono partita col cardiofrequenzimetro che segnava 182 battiti al minuto. 
 
prima di correre questa mezza maratona pensavo avrei partecipato ad altre gare. dopo aver tagliato il traguardo ho cambiato idea: sono una runner e continuerò a correre per la mia salute mentale ma non per le medaglie né per i personal best.

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venerdì 15 settembre 2023

previsioni di gara


premessa: la mezza maratona (di udine) può essere corsa entro le due ore e quarantacinque minuti.
i top runner che competono la corrono in un'oretta, i runner amatori la corrono in tempi molto più lunghi in base all'età, al genere di appartenenza, all'allenamento.

io sono una donna, ho 41 anni e ho iniziato a correre poco più di sei mesi fa. secondo le tabelle il tempo medio di percorrenza per una donna con queste caratteristiche dovrebbe essere attorno alle 2 ore e 23 minuti.

in base all'allenamento dei mesi scorsi mi sono data questi obiettivi:

obiettivo stellare: correre sotto le due ore e 6 minuti  (forse in bicicletta o coi pattini a rotelle)
obiettivo figo: correre entro le due ore e 10 minuti
obiettivo dignitoso: correre entro le due ore e 15 minuti
obiettivo deludente: correre entro le due ore e 20 minuti
obiettivo armageddon: tagliare il traguardo prima che smantellino il percorso.

per raggiungere l'obiettivo figo, oltre a non sbagliare niente delle cose che posso controllare, anche tutte le cose che non posso controllare devono essere perfettamente allineate.

cose che posso controllare:
* abbigliamento (capelli legati bene, scarpe che non si slacciano, pantaloni che non sfregano, garmin carico, marsupio ben posizionato, cappellino...)
* alimentazione
* idratazione
* allenamento
* riscaldamento pre-gara

cose che non posso controllare:
* il meteo (temperatura, sole, pioggia, vento)
* l'atmosfera della gara
* i movimenti intestinali

se va tutto male e sbaglio completamente la gara (parto troppo veloce, mi disidrato, cado, mi si slacciano le scarpe, esco dal tracciato...) spero di raggiungere almeno l'obiettivo armageddon senza cagarmi nelle braghe.

auguratemi buona fortuna e seguitemi attraverso il link di live tracking che pubblicherò su fb e ig domenica mattina verso le 9

martedì 12 settembre 2023

tutto quello che c'è da sapere sulla mia prima mezza maratona



  1. la correrò a udine domenica 17 settembre (dalle 9.30 alle 11.30 circa)
  2. sarà possibile seguire la mia gara virtualmente attraverso un link di live tracking che condividerò la mattina stessa (verso le 9) su facebook e instagram. in pratica cliccando sul link vedrete in tempo reale dove mi trovo sulla mappa, e questo vi permetterà di venire a fare il tifo di persona in qualsiasi punto del percorso (se siete a udine) o di fare il tifo virtualmente, se vi va (a questo link trovate la mappa del percorso, purtroppo in alcuni punti del centro il tracciato si sovrappone, quindi potrei essere tra il primo e il quarto km, come tra il diciottesimo e il traguardo)
  3. correrò con il pettorale n. 261, lo stesso indossato da Kathrine Switzer, la prima maratoneta (non immaginate la gioia e la responsabilità che sento)
  4. indosserò una maglietta personalizzata con sulla schiena la copertina del mio romanzo "un miglio al giorno", che è la biografia romanzata della prima maratoneta
  5. come tutte le mezze maratone sarà lunga 21 km e 97.5 metri
  6. la mia sarà una partecipazione simbolica: gli atleti professionisti tagliano il traguardo in un'ora e spicci, io - come molti altri runner amatoriali - ci impiegherò due ore (abbondanti)

grazie per il sostegno, e se siete a udine... venite al fare il tifo, lo apprezzo tanto.

lunedì 11 settembre 2023

tutto quello che c'è da sapere su "un miglio al giorno"


per l'uscita dei miei romanzi precedenti vi ho ammorbato per settimane. questa volta la faccio breve.

"un miglio al giorno" è il mio nuovo romanzo, ecco quello che c'è da sapere:

  1. esce il 15 settembre
  2. la copertina l'ha illustrata la stupenda ilaria urbinati
  3. è pubblicato da MIMebù
  4. è la biografia romanzata di Kathrine Switzer, la prima donna a correre la maratona (42km e spicci) come atleta registrata
  5. ho iniziato a scriverlo nel 2021 all'interno del corso di scrittura "oh boy" della scuola holden, tenuto da marco magnone
  6. ha la fascetta gialla - come tutti i VIB (very important book)
  7. ha una postfazione scritta da Kathrine Switzer in persona
  8. sarà disponibile sia in formato cartaceo sia in formato ebook
  9. il cartaceo si compra in tutte le librerie, fisiche e online. in quelle fisiche potrebbero non averlo già disponibile, ma dovrebbe essere molto facile ordinarlo e riceverlo in pochi giorni
  10. il 16 settembre presenterò il romanzo a udine, alle ore 18, sotto la loggia del lionello (se siete nei paraggi venite!)
  11. sono molto molto gradite le recensioni su amazon e/o goodreads; l'interazione e la condivisione dei miei contenuti su facebook e instagram; la richiesta alla vostra biblioteca di riferimento di acquisire il libro; e in generale qualsiasi azione possa aiutare "un miglio al giorno" a correre e raggiungere più lettori possibile
  12. il 17 settembre, per festeggiare l'uscita del romanzo ed esercitare il diritto di correre tanto faticosamente conquistato, prenderò parte alla mezza maratona di udine (21km e spicci)

seguirà post con le indicazioni relative alla mia mezza maratona del 17 settembre

sabato 12 agosto 2023

la strategia di marketing editoriale infallibile

ho provato a scrivere questa riflessione su fb, ma sono stata completamente fraintesa, forse da persone che non mi conoscono, o hanno letto in fretta, o hanno letto sull'onda dell'emotività.


ho pubblicato questa immagine: la classifica dei libri più venduti su amazon il 12 agosto mattina (quattro romanzi di michela murgia, morta meno di 48 ore prima, e "come d'aria", romanzo vincitore del premio strega, la cui autrice è morta prima di ricevere il premio). l'immagine era corredata da questo testo:

cosa possiamo imparare da questa classifica? che l'unica strategia di marketing editoriale veramente efficace è morire. 


(capita sempre, è morto cormac mccarty e "la strada" era prima in classifica, quando è morto gino strada c'erano i "pappagalli verdi",  quando è morto camilleri non ne parliamo, quando è morto philip roth idem, con milan kundera "l'insostenibile leggerezza dell'essere" sembrava l'ultima novità editoriale) roba che in libreria accanto allo scaffale tiktok potrebbero fare lo scaffale necrologi.

morire dà un picco di visibilità che nessun'altra strategia di marketing può dare; né essere ospite da fazio, né vincere il premio strega. piuttosto il contrario, se muori vinci pure il premio strega.
hanno iniziato a gennaio a rompere le palle col libro della postorino che costruiva colonne in tutte le librerie e pannellava pareti. tutti nell'ambiente davano per scontato che sarebbe stato il suo romanzo ad aggiudicarsi lo strega, perché feltrinelli non vinceva da 25 anni eccetera. però se muori... pure quelle dinamiche di palazzo vengono scardinate. e lo strega lo danno a un editore microscopico visto che la sua autrice è morta di cancro.

è una considerazione cinica? è di cattivo gusto nel giorno dei funerali di murgia? può darsi. ma è la realtà dei fatti. non le decido io le classifiche, non sono tra gli amici della domenica che assegnano lo strega. è colpa mia se le persone comprano i libri nel giorno in cui muore il suo autore o la sua autrice? 

a questa prima riflessione avevo aggiunto quindi una seconda considerazione:

posso correre tutte le mezze maratone del mondo, fare centomila reel con i trending audio, farmi venire le piaghe del marketing.
ma niente.
perché compriate due copie dei miei libri devo crepare.

pubblico da più di dieci anni, scrivo da almeno 25.
il 15 settembre uscirà il mio settimo libro pubblicato con un editore. non mi credo alice munro, né bianca pitzorno, né chissà chi, sono una scrittrice che scrive libri onesti e cerca di farli conoscere, di trovare a ogni libro i suoi lettori. ed è un percorso lunghissimo, difficile, frustrante. paradossalmente i miei libri in self sono quelli che hanno venduto di più. i romanzi pubblicati con einaudi ragazzi non recupereranno mai l'anticipo che mi è stato versato. chissà quante copie butteranno al macero quest'anno, o il prossimo.
e non credo di essere un'autrice che non si promuove, magari lo faccio goffamente, in modo troppo saltuario, non risulto simpatica, non so comunicare i miei libri, può darsi. 

fatto sta che i primi tre commenti che ho ricevuto sotto il post erano di questo tenore:
* ti tolgo l'amicizia. e comunque per vendere i libri bisogna saperli scrivere
* non commento
* mi dispiace per te

quindi ho tolto il post perché non avevo voglia di discutere, difendermi, spiegarmi.


PS: ho appena finito di vedere la diretta del funerale di murgia sul sito di repubblica e ho pianto, soprattutto quando le persone fuori dalla chiesa hanno intonato bella ciao. e per il discorso di chiara valerio.

martedì 8 agosto 2023

quanto manca?


"quanto manca?" 
"quanto manca?"
"quanto manca?" "quanto manca?" 
"quanto manca?"
"quanto manca?" "quanto manca?" "quanto manca?"
"quanto manca?" 
"quanto manca?" 
"quanto manca?" "quanto manca?" 
la bambina rompipalle che ripete "quanto manca?" ogni trenta secondi, sono io.

è agosto. ad agosto non succede niente. questo agosto, in particolare, è una lunga agonia verso settembre, il settembre in cui per me succederà tutto.

15 settembre: uscirà il mio nuovo romanzo "un miglio al giorno"
17 settembre: correrò la mia prima mezza maratona ufficiale
18 settembre: inizierà il corso di traduzione per il quale ho vinto una borsa di studio (corso che a prezzo pieno costa 1.500 euro)
24 settembre: correrò la mia seconda mezza maratona ufficiale (forse)
a settembre uscirà la raccolta di racconti per bambini su cui ho lavorato con altre 14 scrittrici per ragazzi.

e altre cose che preferisco non menzionare per scaramanzia, ma se andranno felicemente in porto sarete i primi a sapere.

mi sto annoiando a morte, dover aspettare sei settimane prima che succeda qualcosa mi fa impazzire. 
e al diavolo la mindfulness, il godersi il processo, lo stare nel presente... sono impaziente. sono stufa di aspettare. quando arriva la vita vera?

quanto manca?

dai, corriamola domani 'sta mezza maratona, anzi, adesso. cosa stiamo aspettando?! tanto sotto le due ore non riesco comunque a tagliare il traguardo. e allora tanto vale...
su, tipografia, non andare in ferie, stampa il libro e via... in libreria. vendiamo 'ste due copie e avanti il prossimo.

giovedì 3 agosto 2023

la playlist di compleanno

il 2 agosto è giorno del mio compleanno e da anni, a colazione, invece di ascoltare la musica che decide il matematico si ascolta la mia playlist di compleanno.

la mia playlist di compleanno comprende 5 o 6 canzoni, che sono un po' un augurio, un po' una celebrazione del percorso fatto, un po' una presa di posizione, un po' un manifesto.

un mix di speranza, nostalgia, determinazione.

le playlist degli anni passati si aprivano sempre con "estate" dei negramaro, e si chiudevano con "ho ancora la forza" di guccini.

quest'anno ho voluto cambiare un po' le carte in tavola.
c'è quella citazione che dice qualcosa come: non puoi pretendere risultati diversi se continui a fare sempre le stesse cose. parafrasandola mi sono detta che non posso pretendere un anno diverso se ascolto sempre le stesse canzoni di compleanno. 

quindi ecco a voi la mia playlist di compleanno su youtube 

venerdì 21 luglio 2023

un altro giro di bozze


sto rileggendo per l'ennesima volta "un miglio al giorno" il mio romanzo sulla prima maratoneta che uscirà il 15 settembre.

dopo il macroediting, il microediting, le correzioni richieste dalla prima maratoneta stessa, siamo finalmente arrivati all'ultimo giro di bozze.

dopo averci lavorato per tre mesi, il file PDF ha ancora 247 (duecento-quaranta-sette) commenti (su 170 pagine).
quando li ho visti avrei voluto dire ok su tutto, avete ragione, perfetto, procedete, stampate, non ne voglio più sapere.

ho letto e riletto questo libro fino alla nausea. se lo rileggo un'altra volta vomito.

invece no.
* anche se lo comprerete in quattro e lo leggerete in tre,
* anche se nessuno si porrà il problema di quella virgola in più o in meno di cui nei commenti mi si chiede conto,
* anche se questa ulteriore lettura sarà irrilevante...

io questo libro lo amo alla follia e voglio essere sicura che tutto sia - se non perfetto - almeno al meglio delle mie possibilità.
e so benissimo che queste 247 microscopiche correzioni, che non sono nemmeno errori, non serviranno a nulla.
ma nulla di quello che facciamo serve a qualcosa, alla fine, e allora tanto vale immergersi in un altro giro di bozze.


ps: mi rendo conto che non è il post felice e positivo
e wow,
e non vedo l'ora,
e la vita è bella,
e evviva tutto
che dovrei fare per attirare simpatia e potenziali lettori. ma non sono simpatica, così mi sento e questo è il post.

lunedì 3 luglio 2023

il polso della runner


c'è chi ha il gomito del tennista, chi il ginocchio della lavandaia.

io ho il polso della runner.

sul polso della runner c'è:

* il cardiofrequenzimetro, per misurare velocità, distanza, battito cardiaco, tempi di corsa (col cinturino azzurro)

* il braccialetto personalizzato 261 fearless (col cordino azzurro, fatto fare da un'artigiana su etsy)

* il braccialetto giallo fosforescente dei runlovers che mi hanno regalato a settembre 2016 e che non ho mai tolto, anche se per anni non ho corso (quando hanno esaurito i braccialetti gialli i runlovers hanno iniziato a distribuire quelli azzurri. sono arrivata troppo presto.)

* il braccialetto ufficiale 261 fearless (viola, perché viola è il colore dell'associazione e non è che potevo fargli cambiare colore apposta per me)


e a questo punto forse vi chiederete: cos'è 261 fearless? è il nome dell'associazione no profit fondata da kathrine switzer, la prima maratoneta, protagonista del mio prossimo romanzo "un miglio al giorno" in uscita il 15 settembre.
261 è il numero di pettorale con cui ha corso la maratona di boston del 1967.

mercoledì 14 giugno 2023

aberrante



per partecipare alla mezza maratona è richiesto un certificato medico sportivo per l'attività agonistica.
per ottenerlo bisogna superare la cosiddetta "prova da sforzo" che verifica le condizioni del cuore.
il cardiologo al termine della mia prova da sforzo mi aveva detto che c'erano delle extrasistole sopraventricolari aberranti ma che sono benigne e comuni e che mi avrebbe fatto avere il certificato.
dal nome avevo capito che non era niente di buono, come può una cosa aberrante non rappresentare un ostacolo?
e infatti il cardiologo ha cambiato idea, e mi ha chiesto di fare anche un ecocardiogramma.
è da dicembre dello scorso anno che preparo la mezza maratona del 17 settembre.
se non mi danno il certificato mi si spezza il cuore.

lunedì 5 giugno 2023

orgogliosa


da quando ho aperto partita iva per fare la editor freelance, la mia sindrome dell'impostore ha preso dimensioni epiche. 

c'è però un progetto di cui sono veramente fiera e che mi fa sentire orgogliosa del lavoro che ho fatto: il canale telegram "scrivere per ragazzi".

da quando l'ho aperto, poco più di un anno fa, ho postato con regolarità articoli, bandi di concorso, brevi recensioni. ho incontrato online, ogni mercoledì, un numero variabile tra 1 e 10-15 altre autrici e autori per ragazzi.
insieme abbiamo scritto, letto e commentato un libro per ragazzi al mese, intervistato 5 scrittori/scrittrici italiani/e (antonia murgo, alessandra ubezio, silvia vecchini, luca azzolini, lucia perrucci)

e adesso stiamo realizzando un'antologia di racconti per ragazzi a tema emozioni. ognuna di noi (siamo accidentalmente tutte donne) ha scritto un racconto con protagonista un'emozione diversa.
ne stanno uscendo storie buffe, profonde, divertenti, avvincenti che commentiamo reciprocamente in modo da renderle ancora migliori. e il confronto è così stimolante, acceso, interessante, che davvero, dopo ogni incontro del mercoledì, penso che sono fortunata, che sto costruendo qualcosa di bello, che è davvero un privilegio poter condividere la mia passione con altre persone altrettanto motivate e appassionate.

è la prima volta che mi godo davvero il processo di scrittura e pubblicazione di un libro, e credo dipenda dal fatto che - per la prima volta - non sono sola ma condivido ogni step con 15 altre persone meravigliose.
l'antologia uscirà in autunno, e già non vedo l'ora!

lunedì 29 maggio 2023

recuperato dalla spazzatura

nel contesto di un corso di editing, ho visto il dietro le quinte di un piccolo concorso letterario.

ognuno di noi corsisti ha letto un paio di racconti in modo che tutti i testi fossero letti almeno da tre persone. dopo una prima scrematura grossolana abbiamo fatto un'ulteriore selezione. l'obiettivo era consegnare alla giuria i 7 racconti più meritevoli tra cui scegliere 3 vincitori.

quando mi sono resa conto che non stavamo consegnando alla giuria un testo che avevo amato molto e che trovavo migliore della maggior parte di quelli che avevamo letto e commentato insieme, avevo davanti due possibilità: stare zitta e far finta di niente o sollevare la questione rischiando di rendermi ridicola davanti a tutta la classe se il racconto si fosse rivelato scadente. 

ho buttato il cuore oltre l'ostacolo e ho fatto presente che secondo me avevamo escluso un racconto meritevole. la docente mi ha dato ragione e il racconto è stato inserito nella rosa dei 7.

alla fine anche la giuria mi ha dato ragione: quel racconto ha vinto il terzo premio.

mercoledì 24 maggio 2023

udine half marathon


tra 115 giorni correrò - per scelta - i 21 chilometri della mezza maratona di udine, e avrò pure pagato per farlo.
23 euro per l'iscrizione alla gara (con lo sconto early bird)
30 euro per la runcard
127 euro per la visita medica sportiva - il pacchetto anziani che include esami del sangue, delle urine, spirometria e cicloergometro. 

correre questa mezza maratona sarà il mio modo per celebrare l'uscita del mio romanzo per ragazzi (12+):
* che uscirà il 15 settembre,
* si intitolerà "un miglio al giorno",
* avrà la copertina di ilaria urbinati,
* la postfazione di kathrine switzer, la prima maratoneta, nonché protagonista del romanzo. (il fatto che la prima donna ad aver corso una maratona sia ancora in vita e corra ancora maratone mi sconvolge)

fino a un paio di settimane fa non ero affatto convinta di potercela fare. gli allenamenti andavano uno peggio dell'altro. già dopo poche centinaia di metri mi sentivo stanca, dopo cinque chilometri ero pronta a morire. poi la corsa ha fatto click. e da una settimana all'altra gli allenamenti hanno iniziato a funzionare. stamattina ho corso 13 chilometri consecutivi senza grandi patemi. mi sono ricordata perché mi piace correre. non vado veloce, anzi, vado il 15-20% più lenta della me stessa di 4-5 anni fa.
all'inizio mi faceva incazzare a morte. adesso lo accetto, con la saggezza che porta la vecchiaia.
del resto mi hanno appena venduto il pacchetto anziani.

venerdì 19 maggio 2023

quando l'ottusità supera la fantasia

dopo averle cercate in alcuni negozi di prossimità, ho deciso di acquistare le mie nuove scarpe da corsa online. anche online non è stato facile perché porto il 42.5, ma alla fine ho piazzato il mio ordine.
il giorno della consegna sono in cucina, sto preparando il pranzo, quando ricevo un sms dal corriere: abbiamo fatto un tentativo di consegna, riproviamo domani.

mi chiedo a chi abbiano provato a consegnare, dato che non mi sono mai mossa da casa.
verifico lo stato dell'ordine e mi rendo conto che l'indirizzo è incompleto, manca il numero civico. provo a modificarlo online, ma è impossibile.
chiamo il corriere bartolini e dopo aver digitato: 

1 perché non sono abbonata
2 per un problema con una spedizione 
2 per non so cosa 
3 perché non ho risolto niente digitando i numeri precedenti

spiego il problema.
la persona all'altro capo del telefono risponde: 
- mi dispiace, ma solo il mittente può modificare l'indirizzo di spedizione.
- abbia pazienza, ma cosa ne sa il mittente di dove vivo, saprò io qual è il mio indirizzo.
- purtroppo io non posso modificare le informazioni.
- ok, ma avete il mio numero di telefono, perché chi stava consegnando non mi ha chiamata per chiedermi il numero civico
- perché non ha un telefono aziendale, se chiama lo fa per fare un favore col suo telefono personale.

rinuncio e provo a contattare il "mittente" venditore.
ai messaggi non risponde.
al telefono non risponde.
visito la sua pagina facebook. il venditore è di ravenna. sono chiusi da tre giorni per l'alluvione in emilia romagna.

richiamo bartolini, sperando di trovare all'altro capo del telefono una persona umana normale.
digito 1 - 2 - 2 - 3.
rispiego il problema
- mi dispiace ma solo il mittente può modificare l'indirizzo di spedizione
- il mittente è a ravenna ed è chiuso da tre giorni per l'alluvione
- allora può venire a ritirare nel nostro magazzino
- molto bene, dove?
- a Reana del Roiale
- abbia pazienza, ma se volevo fare 40 chilometri di macchina, non compravo online
- le passo il servizio clienti
(e io, con chi stavo parlando?)

rispiego il problema aggiungendo che il mittente è alluvionato, che io non ho intenzione di andare al loro magazzino, e gli assicuro che so dove abito, molto meglio del mittente.

- mi dispiace ma solo il mittente può modificare l'indirizzo di spedizione.
poi, magicamente:
- posso fare un tentativo
gli dico il numero civico
- domani dovrebbero riprovare a consegnare.

stamattina il corriere è tornato. 
non ha suonato, mi ha telefonato. anche se aveva tutte le informazioni.
ho le mie scarpe da corsa nuove.
ci sono voluti 9 giorni dal primo tentativo di consegna.
e poi ci stupiamo che in italia la produttività del lavoro è bassa. 

lunedì 24 aprile 2023

peggio della colonscopia

il matematico odia comprare vestiti. odia i negozi che li vendono, i camerini dove spogliarsi e rivestirsi, le commesse moleste, le pile di capi, le relle con le cose appese, le luci, i colori, la scelta tra cose tutte inutilmente simili e ugualmente brutte o alla meglio indifferenti.

il matematico si veste di stracci, dorme coi pigiami bucati e senza più elastico che abbiamo comprato insieme a torino quindici anni fa, va in giro con pantaloni color vomito che possiede da prima che ci mettessimo insieme (19 anni fa), non vuole nemmeno tagliare i fili che pendono dai maglioni slabbrati. devo litigare per buttargli via le mutande bucate, le scarpe da corsa sfondate. devo litigare minacciando "te li brucio quei pantaloni (o quel maglione, o quei calzini)" per costringerlo a indossarne di puliti dopo due settimane che glieli vedo addosso.

qualche giorno fa, dopo anni di sfinimento, maglioni gettati a sua insaputa, pantaloni strappati sul sedere che si vergognava a mettere, si è arreso ad acquistare una lista di capi nuovi, decisi in base a un algoritmo, a un foglio excel, a una conta che ha richiesto un intero pomeriggio.

mentre si trascinava mesto dietro di me, diretto da zara con lo stesso passo che avrebbe usato per percorrere il miglio verde, ho cercato di tirargli su il morale facendogli pensare a quante esperienze peggiori gli siano capitate nella vita, e che tutto sommato lagnarsi per dei pantaloni nuovi sembrava un po' eccessivo.

ha decretato che peggio dello shopping c'è solo la gastroscopia senza anestesia. 

lunedì 13 marzo 2023

con il metodo GAC

dopo averci funestato l'anima e i timpani per un anno, i lavori alla (s)facciata del palazzo sono (quasi) finiti. devono solo togliere i bagni chimici per gli operai, che si trovano esattamente sopra il posto auto scoperto della macchina del matematico.

il 23 dicembre, durante questi lavori di facciata, gli operai hanno fatto qualcosa per cui dall'interno non ci era più possibile chiudere gli scuri. tipo che hanno spostato un perno e la leva non si riusciva più a infilare al suo posto.

ho tampinato gli operai per giorni, prima io, poi il matematico. era tutto un "sì sì, ma il capo cantiere torna dopo le vacanze di natale". abbiamo chiesto a un vicino, all'amministratore, alla fine ci hanno detto: "è un lavoro che si deve fare dall'interno, mandiamo il falegname". il vicino è venuto a fare un sopralluogo.

la scorsa settimana sono venuti in quattro, per un nuovo sopralluogo. dopo ci hanno detto che il lavoro l'avrebbero fatto oggi, ma dall'esterno, con uno di quegli affari con il braccio estensibile che fanno salire una cabina.

stamattina ho sentito che lavoravano e quando hanno abbandonato la finestra incriminata ho provato a chiudere gli scuri. e sorpresa... non si chiudevano.

sono scesa, ho incontrato uno dei tizi che era venuto la settimana scorsa a fare il sopralluogo, gli ho detto che non avevano risolto niente. sono tornati in due in casa, hanno analizzato la situazione come se la vedessero per la prima volta, hanno detto che avrebbero risolto con un cacciavite.

gli ho dato il cacciavite e con il metodo GAC hanno forzato l'alloggiamento della leva per fare in modo che ci entrasse.

cosa che avrei potuto fare anch'io il 23 dicembre. GAC.

mercoledì 25 gennaio 2023

la mia esperienza con la salute mentale


sono nata depressa.
riesco a collocare i miei primi pensieri suicidari attorno ai 7-8 anni, era una domenica pomeriggio, ero da sola in giardino, ascoltavo un 33 giri nel giradischi di mio padre e mi sentivo così triste e disperata che ho pensato che avrei voluto essere come il mio cane: morta.
quel pensiero di morte mi accompagna da sempre, con più o meno intensità. 
a me la vita fa schifo.
vivo perché mi sento costretta, perché non ho di meglio da fare, per il ricatto emotivo per cui "chi resta", perché per suicidarsi non c'è un metodo sicuro e indolore, e se non va a segno al primo colpo, dopo è peggio.
ogni giorno attraverso le mie giornate fingendo che vivere mi interessi. a volte riesco a recitare meglio, a volte peggio.

dopo quarant'anni passati sperando di morire, con periodi suicidari così intensi da compilare il quaderno del morire ogni giorno e da visitare il posto del morire ogni giorno, ho pensato che magari oltre alla psicoterapia, allo yoga, alle passeggiate, al "ma fattela una risata", al "ma la vita è bella, pensa ai bambini che muoiono in africa, ai gatti nei canili, alle persone malate di tumore", al mindset, alla gratitudine, magari i farmaci avrebbero potuto aiutare, togliermi da dosso il peso del mondo e vivere con un po' più di leggerezza.
alla fine è solo un problema di chimica del cervello, dicono.

a marzo dell'anno scorso ho provato con i farmaci: per le prime due settimane sono stata letargica, dormivo 12 ore al giorno, 10 di notte due di giorno. per un paio di mesi, vivere ha smesso di farmi schifo e non ci potevo credere. 

"ah, grazie al cazzo, allora anche a me piace vivere, se vivere è questo carnevale di Rio."

poi basta, i farmaci hanno smesso di fare effetto, me ne è stato prescritto un terzo, ho passato due mesi a colmare l'ansia con il cibo e a novembre mi sono ritrovata depressa come sempre, con l'aggravante che ero anche diventata grassa. l'ho detto al medico che mi seguiva e mi ha risposto "sarà la pillola".

ho smesso di prendere tutti i farmaci che prendevo da marzo (se devo essere depressa, preferisco esserlo da magra), e ho fissato un appuntamento da una nuova psichiatra. che per la modica cifra di 152 euro mi ha prescritto un nuovo farmaco. che non ho coraggio di prendere perché ho paura che mi faccia stare peggio, come è già successo.


ps: le visite successive alla prima costano solo 110 euro

martedì 24 gennaio 2023

cosa sto scrivendo



a marzo dell'anno scorso ho deciso che avrei scritto un romanzo per ragazzi a tema identità di genere.
ho quindi iniziato leggendo romanzi che hanno per protagonisti ragazzi e ragazze il cui sesso biologico non rispecchia il genere percepito. (i libri che promuovono l'"ideologia gender" e che traviano le giovani menti)
ho passato mesi leggendo e guardando cose senza venirne a capo
poi, a fine novembre, ascoltando un audiolibro, ho avuto un'illuminazione e ho capito come volevo scrivere questo romanzo.
ho anche capito che non sarebbe stato per ragazzi: il livello di consapevolezza da fine percorso da cui partono i protagonisti non può essere quello che si ha da bambini-adolescenti.

(mi considero una "intuitive writer", una scrittrice che si lascia guidare dall'istinto. non riesco a seguire le scalette, né a impormi di scrivere libri a tavolino, secondo logiche dettate dall'opportunità, dal mercato, dal fatto che per tutto il 2022 ho scritto poco e niente.
il mio libro più venduto, quello da cui ho guadagnato di più, è: "non un romanzo erotico". per qualche istante fugace ha persino raggiunto la top cento degli ebook più venduti su amazon. ho provato a scriverne il seguito per un sacco di tempo. non ne sono stata capace, perché quel tipo di storie non mi interessava più. 
nonostante sia consapevole che quel genere di libro ha un pubblico folto e affamato e avrei potuto costruirmici una carriera sicuramente migliore di quella attuale, ho tolto "non un romanzo erotico" dal commercio e ho chiuso parentesi.
in quanto "intuitive writer" sento quando è il momento di scrivere, sento quando quello che penso di scrivere funziona o meno, sento quando una storia è finita, sento quando una storia non sta funzionando e gira a vuoto. 
ho decine di file pieni di scalette di romanzi che non ho mai nemmeno iniziato a scrivere. non riesco a imporre una struttura a ciò che scrivo. la me editor fa le scalette, la me scrittrice non le segue. tutto quello che ho scritto, di pubblicato e non pubblicato, non ha mai avuto una scaletta. vorrei essere un'autrice diligente, che pianifica, ma devo scendere a patti col fatto che non lo sono. la struttura la aggiusto in una seconda fase. quando la prima stesura è fatta.
alle case editrici non presento mai progetti o idee di libri, come fanno molti autori e autrici, ma solo libri finiti perché non so mai se un progetto diventerà un libro.)

quindi, a fine 2022, io - donna eterosessuale cisgender - ho iniziato a scrivere un romanzo, amichevolmente chiamato "libro in transizione", che cerca di addentrarsi nell'esperienza di chi vive la transizione ftm, cioè di chi viene erroneamente assegnato femmina alla nascita per via dei suoi genitali esterni, mentre il genere percepito internamente è quello maschile. 

al momento ho scritto circa 14 mila parole. punto ad arrivare a 30-35 mila, che sono poche per un romanzo, ma che credo siano la misura giusta per questo esperimento. 

mi sono opposta a questo libro con tutte le mie forze: che ne sai, non frega a nessuno, chi vuoi che se lo legga, perché ti stai appropriando di un'esperienza che non ti appartiene, lascia raccontare questa storia a chi la vive in prima persona...
alla fine mi sono risposta: vuoi scriverlo? scrivilo. non troverà un editore? la maggior parte di quello che ho scritto non ha trovato editore e non sono morta. troverà un editore e non se lo comprerà nessuno? pure gli altri libri che ho scritto non è che siano proprio dei bestseller e sono ancora qui a raccontarlo. insomma, sticazzi.
ho sempre scritto quello che ho voluto, non ho vincoli contrattuali, non vivo di scrittura, ho sempre vissuto la scrittura come uno spazio in cui esplorare (e soffrire) liberamente. e con questo libro sto continuando a farlo.