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venerdì 31 dicembre 2021

#sfangarla 2021


come da tradizione l'ultimo dell'anno, c'è il post sfangarla, per il nono anno consecutivo.
  • anche quest'anno ho scritto: con abbastanza costanza sul blog, e 2 libri e 2 mezzi libri di cui vado abbastanza fiera 
  • anche quest'anno i libri hanno avuto un ruolo determinante: ne ho letti a decine, ma ne ho anche ascoltati moltissimi (a questo link il mio anno di libri: https://www.goodreads.com/user_challenges/24901462)
  • anche quest'anno sono stata molto da sola: quasi sempre per scelta
  • anche quest'anno ho corso, ma poi ho di nuovo smesso di correre, ed è la cosa più preziosa che mi ha tolto la pandemia al momento 
  • anche quest'anno non ho mai usato il ferro da stiro (anche se mi sento ancora in colpa per non aver stirato la camicia del matematico con cui ha sostenuto l'esame di dottorato nel 2010) 
  • anche quest'anno ho visto alcune serie tv: le mie preferite "queens' gambit" "ted lasso", "dix pour cent" 
  • anche quest'anno ho preferito dormire: all'avere un figlio, all'uscire la sera 
  • anche quest'anno ho camminato, sono andata a cena fuori (rigorosamente all'aperto), e a mangiare gelati. ma non sono mai andata al cinema, né a teatro. 
  • anche quest'anno ho guardato il bagno di casa mia, lercio, e ho pensato che mia madre sarebbe inorridita (quest'anno mi sono anche chiesta come giulia possa amare pulire il bagno) 
  • anche quest'anno ho sfornato: pizze e (pochissimi) dolcini con gran soddisfazione, ma sempre da sola 
  • anche quest'anno non ho sentito il ticchettio dell'orologio biologico 
  • anche quest'anno la mia scrittura non mi ha portato dove volevo, ma comunque mi ha portato un bel passo avanti 
  • anche quest'anno non sono riuscita a cambiare lavoro. ma da più di un anno è un lavoro a tempo indeterminato e mi sa che mi conviene tenermelo stretto. 
  • anche quest'anno non ho vinto nessuno dei concorsi a cui ho partecipato
  • anche quest'anno sono sopravvissuta a me stessa. 
se vi va, sfangate anche voi nei commenti. buon 2022 a tutt*. 

mercoledì 29 dicembre 2021

il mio 2021 in libri - dicembre

a dicembre ho letto 10 libri.

a dicembre ho festeggiato l'ennesimo rifiuto di un mio manoscritto da parte di una casa editrice. i rifiuti ricevuti quest'anno non si contano. il prossimo anno ne terrò traccia pubblicamente con più cura, così quando vincerò qualcosa nessuno penserà "guarda 'sta stronza che dal nulla prende riconoscimenti che non le spettano". 
"maschiaccio e femminuccia" non ha vinto né il premio "scelto da noi", né il "premio cento", né "premio strega ragazze e ragazzi". i due manoscritti che sto facendo girare (rispettivamente da aprile e da luglio) hanno ricevuto una mezza dozzina di no ciascuno. forse il paradosso di questo 2021 è che non ho ricevuto nemmeno un sì, nonostante mi sia buttata là fuori molto più del solito.
il podcast ha avuto tre ascolti in croce e l'ho abbandonato dopo poche puntate: registrarlo e editarlo erano una sofferenza.

a dicembre ho ascoltato nomadland in audiolibro. quest'estate avrei voluto vedere il film ma lo facevano a orari improponibili, oppure usavo la scusa degli orari per non andarci. è da febbraio 2020 che non torno al cinema. l'ultimo film visto è stato sorry we missed you, una roba tristissima sulle condizioni di lavoro disumane dei corrieri. anche nomadland è tristissimo, o almeno, io l'ho percepito così. racconta delle migliaia di persone che negli stati uniti, non potendo più permettersi una casa, per evitare di finire per strada si sono trasferite in una casa su ruote, van e camper in cui vivono una vita nomade, dettata dalla stagionalità dei lavori che riescono a trovare, tutti faticosissimi e pagati il minimo. sono persone costrette a lavorare anche dopo i 70 o addirittura gli 80 anni perché non hanno una pensione sufficiente. o persone di 40 o 50 anni che hanno perso tutti i risparmi per qualche fluttuazione del mercato azionario, o la casa a causa della bolla immobiliare del 2008. persone istruite, che sono sempre appartenute al ceto medio, che hanno sempre lavorato. 
sempre sugli stati uniti, ma più concentrati sulla silicon valley, consiglio anche steve jobs non abita più qui e the uncanny valley tradotto in italiano con il titolo di la valle oscura.

ho ascoltato l'arte di passare all'azione un manuale che mi ha aiutata, almeno per un giorno, a sentirmi efficace. una delle frasi che mi è rimasta più impressa dice che siamo soliti pensare "devo preparare la cena, devo lavarmi i capelli", mentre se pensassimo "ho la fortuna di avere il frigo pieno e poter decidere cosa cucinare, ho la fortuna di avere l'acqua calda e la possibilità di lavarmi" i nostri sentimenti e la nostra prospettiva cambierebbe in modo radicale.

ho letto mollo e tutto cambio vita di monica lasaponara - escape coach. ho iniziato a seguirla su instagram molto tempo fa, non ricordo più come, sono iscritta alla sua newsletter e ho sempre guardato i suoi contenuti con un occhio sì e uno no (per quale motivo seguire un'imprenditrice che aiuta le persone a cambiare lavoro se hai un contratto a tempo indeterminato?). quando ho scoperto che il suo ebook costava solo 1,99 per un'offerta a tempo mi sono detta che era un investimento che avrei potuto fare per valutare seriamente la possibilità di cambiare lavoro.

di solito i libri presi gratis o presi a poco prezzo raschiano il fondo della lista dei libri da leggere. il suo invece l'ho iniziato immediatamente e l'ho trovato davvero utile per fare una riflessione seria sulla propria vita professionale attuale, e su quella desiderata. 
contrariamente a quello che potrebbe far supporre il "mollo tutto" del titolo, il metodo proposto da monica non ha niente di folle o di impulsivo, è un percorso graduale, che può durare anche anni, una transizione ragionata, attenta, seria.

nei prossimi giorni conto di finire il signor sbagliosky e lezioni di fiducia per diffidenti. dalle letture del 2021 è tutto.

lunedì 27 dicembre 2021

l'abitudine dello yoga, della cacca, dei passi

a gennaio mi sono stampata l'habit tracker, un foglio in cui segnare con una x i giorni in cui avrei camminato e fatto yoga.

ho fatto yoga fino ai primi di aprile con molta costanza, poi ho smesso. così, da un giorno all'altro. prendere l'abitudine di non fare yoga è stato istantaneo e senza sforzo.
da settembre in poi ho iniziato a usare lo stesso foglio per tener traccia dei giorni in cui faccio (o non faccio) la cacca. un uso decisamente migliore.
fare yoga mi servirebbe, so per esperienza che anche solo dieci minuti al giorno di esercizi da in piedi mi evitano il mal di schiena. perché non ho continuato neanche quest'anno?

con la camminata è andata meglio.
anche se ho smesso di tenere traccia dei progressi, a maggio sono passata da un target di 5 mila passi al giorno a quello di 10 mila. sto camminando anche in questi ultimi giorni dell'anno e sono molto orgogliosa di me. ho individuato il percorso da 40 minuti, quello da 60, quello da 80 e quello da 90. il mio problema è che se devo fare lo sforzo di uscire, non voglio che sia per meno di 60 minuti.
avevo lo stesso problema a vienna, non mi allacciavo mai le scarpe da corsa per meno di 9 chilometri. il che creava, e crea, il problema che per questa smania di fare tanto, non faccio nulla.
nel mio dialetto si dice alc a le alc, nuia a le nuia (non ho idea di come si scriva, sorry), in italiano si dice meglio di niente. invece io preferisco il niente, ben sapendo che quel qualcosa, proprio perché mi costa uno sforzo maggiore in termini di energia di innesco, avrebbe ricadute ancor più positive.

da gennaio vorrei iniziare la sfida dei 10 mila Passi Al Giorno. con un hashtag tipo #10kpag. per fare 10mila passi impiego circa un'ora e mezza di camminata ininterrotta a passo spedito. sono 8 chilometri al giorno più o meno.
chi mi seguirebbe in questa follia? (anche con target meno ambiziosi). per partecipare basta un paio di scarpe comode, una strada e un contapassi (o una app contapassi sul telefono).


martedì 21 dicembre 2021

il mio 2021 in libri - novembre


 a novembre ho letto diciannove libri. o meglio, ho ascoltato diciassette audiolibri.

there's no such thing as an easy job, in italiano pubblicato con il titolo di un lavoro perfetto scritto da kikuro tsumura. è un romanzo in cui succede poco e allo stesso tempo è pieno di tensione. la protagonista, dopo aver mollato un lavoro che l'ha completamente esaurita, si candida solo per posizioni apparentemente facili, in cui è impossibile sbagliare o farsi assorbire troppo. invece, per la protagonista, un lavoro così non esiste dato che si fa coinvolgere nelle situazioni più assurde. mi ha ricordato il lavoro perfetto di arianna ciancaleoni. e a sua volta stupore e tremori di amelie notomb (che ho ascoltato a dicembre) mi ha ricordato entrambi. in quel caso la protagonista passa da un demansionamento all'altro fino a ritrovarsi a pulire i cessi.

il party di elizabeth day è un thriller avvincente, una storia ricchissima di tensione, costruita in modo magistrale. l'autrice è bravissima a centellinare le informazioni e a tenere il lettore col fiato sospeso. non è un genere di libro che leggerei di solito, ma è proprio il pregio di storytel quello di farmi uscire dalla mia comfort zone di letture.

nessuna causa è persa di cathy la torre. l'autrice è un'avvocata italiana con madre americana che seguo su instagram. di questo libro mi ha colpito la passione. lei crede nelle sue cause e lotta per i diritti delle persone che difende. spesso persone appartenenti alla comunità LGBTQ+, o migranti, o persone con disabilità. ammiro moltissimo chi crede follemente in quello che fa e lavora sodo per ottenere quello che vuole e che sente giusto. brava cathy la torre.

domenica 19 dicembre 2021

il mio 2021 in libri - ottobre

 

a ottobre ho letto tredici libri.

a ottobre una direttrice della fotografia è morta sul set di un film a causa del proiettile partito da una pistola di scena (che non sarebbe dovuta essere carica), maneggiata da un attore famoso.

sempre a ottobre ho ascoltato un audiolibro in cui il lettore ha storpiato tutte le frasi inglesi e tedesche presenti nel testo.

questi due eventi sembrano non avere nulla in comune tra loro, invece io ci trovo un collegamento fortissimo che ha a che fare con il modo in cui ognuno fa il proprio lavoro. se sei un attore e sai che dovrai maneggiare delle armi, non ti viene la curiosità di farti spiegare come si carica una pistola, come si capisce se è caricata a salve, come si scarica? non dico che devi prenderti il porto d'armi, ma un'infarinatura per non rischiare di spararti sui piedi, magari...

e se leggi un audiolibro che contiene parole o frasi in lingue che non conosci, non senti la necessità di chiedere come si leggono per pronunciarle correttamente? non serve avere la pronuncia approvata dal british institute né dal goethe instiut ma almeno una vaga idea...

certo, in nessuno dei due casi è tuo dovere. ti pagano per fare l'attore, non per maneggiare le pistole, ti pagano per leggere l'italiano, non il tedesco o l'inglese. e però che cazzo, quello sforzetto in più non ti viene spontaneo? io un po' invidio questa gente. non sono capace di vivere e lavorare in questo modo, lasciando agli altri la responsabilità di qualcosa che mi riguarda, che porta il mio nome, che viene attribuito a me. anche quando non si tratta di mettere il mio nome e cognome in copertina.

a ottobre ho ascoltato in audiolibro yoga di carrere. una recensione su goodreads lo definisce un'accozzaglia di stronzate autoreferenziali."Pretentious bullshit. Self-absorbed, artificial narration". non avrei saputo dirlo meglio. tuttavia è interessante, ipnotico, magnetico nel suo raccontare cose a caso della vita dell'autore, completamente scollegate tra loro. lo yoga che dà il titolo al libro è solo una delle tante cose a caso di cui parla. 

a ottobre ho ascoltato in audiolibro senza paura di alessandro zan. in un post su instagram in cui si confrontavano i dati di vendita dei libri dei politici, questo risultava il meno venduto. e in effetti non l'avrei comprato, ma mi ha fatto piacere ascoltarlo. non conoscevo la storia personale di alessandro zan, parlamentare che ha dato il nome al ddl zan di cui molto si è parlato quest'anno. ho trovato la sua testimonianza autentica e coerente.

a ottobre ho smesso di scrivere anche il mio saggio dal titolo come non diventare una scrittrice di merda. ero a buon punto, oltre i due terzi. mi sembrava avere senso. ma poi l'ha perso. come tutto nella mia vita. lo scorso anno a ottobre avevo smesso di vivere con  la scusa della zona arancione, degli spostamenti vietati tra comuni, del coprifuoco. quest'anno boh. dev'essere una questione stagionale: a ottobre smetto di vivere.

venerdì 17 dicembre 2021

il mio 2021 in libri - settembre


a settembre ho letto sei libri.

ho anche portato a termine come non diventare un adulto di m***a un libro di crescita personale per ragazzi che raccoglie le 16 abitudini da coltivare per restare una persona umana.
c'è un po' il luogo comune che i bambini siano bravi e buoni e sognatori e poi l'adultità li corrompa e li trasformi negli stronzi che poi siamo noi adulti. ecco, ho fatto una lista delle abitudini/caratteristiche comuni alle persone che stimo e le ho messe in questo libro nella speranza che interrompa il processo di corruzione. al momento è stato cassato da una manciata di editori e da un'agenzia letteraria. ma non dispero, mi basta solo che una casa editrice dica sì.

a settembre ho letto stai zitta di michela murgia. è un breve saggio che spiega come le parole che vengono usate per raccontare le donne servano per lo più a sminuirle, infantilizzarle, riconoscerle solo in quanto madri di, mogli di, compagne o ex compagne di, nonne di e non in quanto professioniste o semplicemente esseri dotati di una propria identità. l'ho trovato lucido e interessante. da non perdere la rassegna stampa sessista che michela murgia propone tutte le domeniche nelle sue storie di instagram. mostra come gli uomini sono sempre dottori, ingegneri con nome+cognome e le donne no. le donne sono supermamme che fanno cose, ma senza cognome. paola, la supermamma che cura le tartarughe. se fosse stato un uomo sarebbe stato paolo rossi, il biologo marino che ha salvato centinaia di tartarughe. se sia o meno papà non sarà mai dato sapere.

su consiglio di alice bigli di "allenatori di lettura" ho letto l'unica persona nera nella stanza di nadeesha uyangoda. non credo di aver capito dove volesse andare a parare. leggendolo ho solo realizzato che do per scontato il mio essere bianca e che sono inconsapevolmente razzista. se era questo l'intento è stato raggiunto.

queste e altre letture mi hanno fatto capire che vorrei essere una femminista intersezionale. 

mercoledì 15 dicembre 2021

il mio 2021 in libri - agosto


ad agosto ho letto otto libri.

ad agosto ho avuto una crisi esistenziale. scoprire che i miei romanzi sono stampati in un posto in cui schiavizzano i lavoratori mi ha turbata moltissimo e ha rimesso in discussione il mio ruolo di autrice.  ho iniziato a chiedermi: chi sono? cosa scrivo? perché scrivo? per chi scrivo? con chi pubblico? che senso ha quello che scrivo? che senso ho? che senso ha la mia vita? è colpa mia? che alternative ho? smetto di scrivere?

non penso che einaudi o gli altri editori che stampano a grafica veneta potessero sapere. immagino che qualcuno delle case editrici abbia visitato e visiti periodicamente la sede degli stampatori cui si affida. ma mica sono ispettori del lavoro. non è che nel giro dello stabilimento ti dicono "e questa è la sezione in cui i nostri renatini mettono le fascette in condizione di schiavitù". solo la parmigiano reggiano può vantarsi dello sfruttamento della manodopera in una pubblicità.
io da autrice non ho voce in capitolo su niente che non riguardi il testo. la tiratura, la copertina, il prezzo, il tipo di carta, se fare o meno l'ebook, la data di uscita... sono tutte scelte della casa editrice in cui io non vengo coinvolta. nel momento in cui firmo il contratto di edizione accetto che sia la casa editrice a fare questo tipo di scelte.  

per trovare alcune risposte almeno provvisorie al baratro di domande e dubbi in cui ero precipitata ho riletto the big magic di elizabeth gilbert. un saggio sulla creatività che mi ha dato almeno un salvagente cui aggrapparmi in mezzo al naufragio. devo dire che l'ho apprezzato più della prima volta. 

ho letto il ragazzo fiume di tim bowler, un libro per ragazzi che affronta il tema della morte. c'è la protagonista, e c'è questo nonno che sta morendo. c'è il fiume e questo nuotare dalla sorgente alla foce che è un po' la vita.

la casa che mi porta via di sophie anderson è un libro per ragazzi che affronta il tema della morte. (ups, i did it again) non mi ero resa conto di aver letto tutti questi libri sulla morte ad agosto. un mese allegro a quanto pare. la protagonista è la nipote della baba yaga, ed è destinata a fare da traghettatrice delle anime dei morti. è una rivisitazione della leggenda di origine slava. un immaginario che non conoscevo e che mi ha affascinata.

lunedì 13 dicembre 2021

il mio 2021 in libri - luglio


a inizio luglio è uscito il mio secondo romanzo per ragazzi con einaudi: l'inventario delle mie stranezze. l'uscita di un romanzo è sempre un momento denso di emozioni contrastanti e per me anche destabilizzanti. 
dopo anni e oltre dieci pubblicazioni non credo di essermi ancora abituata al fatto che quando esce un mio libro non succede niente. (voi che pubblicate confermate? o a voi succede qualcosa?)
io mi riempio solo di ansia preventiva, e poi... niente. il libro esce ed è tutto come prima.

ho letto i pesci non esistono di lulu miller, sicuramente una delle letture più interessanti, sfaccettate, coinvolgenti dell'anno. un misto di autofiction, saggio, biografia difficile da incasellare ma davvero intrigante.

ho ascoltato su "ad alta voce" febbre di jonathan bazzi: un romanzo che racconta con lucidità la presa di consapevolezza del protagonista (e dell'autore) che quella febbricola persistente che lo sfinisce per settimane significa che è sieropositivo.

a fine luglio è emerso da un'inchiesta che all'interno di grafica veneta, un notissimo stampatore in cui vengono prodotti i libri di tutte le principali case editrici italiane, venivano sfruttati dei lavoratori, erano schiavizzati, privati di documenti e telefono, legati alle sedie.
ho impiegato giorni prima di avere il coraggio di aprire i miei due libri pubblicati con einaudi ragazzi e vedere dove fossero stati stampati.
indovinate un po'? 

sabato 11 dicembre 2021

il mio 2021 in libri - giugno

a giugno ho letto otto libri.

giugno è stato il mese in cui si è miseramente infranta l'illusione covata da aprile che la candidatura di maschiaccio e femminuccia al premio strega ragazze e ragazzi venisse accettata.

a giugno ho ascoltato in audiolibro la figlia unica di guadalupe nettel. l'incipit mi ha folgorata. la testimonianza chiara, lucida, sintetica di una donna childfree come me.

"Per anni ho cercato di convincere le mie amiche che riprodursi costituisca un errore irreparabile. Dicevo loro che un figlio, per quanto tenero e dolce nei momenti buoni, avrebbe sempre rappresentato un limite alla loro libertà, un fardello economico, per non parlare del logorio fisico ed emotivo che provoca: nove mesi di gravidanza, altri sei o più di allattamento, insonnie frequenti durante l'infanzia, poi un'angoscia costante per tutta l'adolescenza. "in più la società è progettata in modo tale che siamo noi, e non gli uomini, a prenderci cura dei figli, e spesso questo implica il sacrificio della carriera, delle attività solitarie, dell'erotismo e a volte della coppia" spiegavo loro con veemenza. "Ne vale davvero la pena?"

tengo a precisare che, contrariamente alla protagonista, pur condividendo in pieno queste motivazioni, non cerco di convincere nessuno della loro bontà. volete fare figli? fateli, basta che non rompiate le scatole a me che non ne voglio.
il libro poi prende tutt'altra direzione, ma questo paragrafo è il motivo per cui sono arrivata in fondo. mi ha un po' ricordato nessuno sa di noi di simona sparaco, entrambi raccontano il dramma di una neo madre. anche se sono drammi diversi.

sempre in audiolibro ho ascoltato un'amicizia di silvia avallone. l'ho trovato un bel romanzo. una sorta di due di due al femminile, con un ritmo narrativo e una tensione incalzanti.

martedì 7 dicembre 2021

il mio 2021 in libri - aprile

ad aprile ho letto 5 libri.

aprile è stato il mese in cui ho portato a termine il romanzo un miglio al giorno - storia della prima maratoneta. ricapitolando: a gennaio ho scoperto la storia di kathrine switzer, mi sono rimessa a correre e ho scritto un libro sulla corsa. capito cosa intendo che quello che leggo, scrivo, vivo è un tutt'uno?! non c'è vita senza lettura, non c'è lettura senza scrittura, non c'è scrittura senza vita e senza lettura... 

ho letto qualcosa per cui vivere di richard roper, un romanzo con protagonista un uomo che di mestiere cerca i parenti delle persone che muoiono da sole e va ai loro funerali. leggendolo non si trova il senso della vita ma è una bella storia, toccante, delicata.

ho letto nonna gangster di david walliams. questo autore è considerato "l'erede di roald dahl". e secondo me a ragione. ho letto questo e un altro paio di suoi romanzi e li ho trovati spassosissimi, pieni di inventiva e assurdità esilaranti, ma anche profondi e sensati, nel senso che sono libri con una trama, non una semplice accozzaglia di trovate senza capo né coda buttate lì per far ridere. il guizzo in più che secondo me rende questo autore imperdibile è che i romanzi, seppur autoconclusivi e slegati tra loro, hanno un personaggio ricorrente che fa un po' da mascotte.



domenica 5 dicembre 2021

il mio 2021 in libri - marzo

a marzo ho letto 5 libri.

qui in provincia di udine c'erano oltre 600 casi di covid per 100.000 abitanti, il picco più alto raggiunto per quanto riguarda occupazione della terapia intensiva, numero di morti, numero di nuovi positivi, numero di persone in isolamento. il titolare settantenne del posto dove lavoro si è ammalato di covid, ci siamo tutte fatte il tampone, siamo state in "smart uorky" finché non abbiamo avuto l'esito negativo.

a fine marzo il titolare è tornato. sia lui sia la moglie sia il figlio si sono ammalati in modo lieve. la moglie ha solo perso il gusto e l'olfatto ma invece di stare a casa è venuta in ufficio da noi a prendere delle carte. tutto bellissimo.

a marzo ho corso per 10 km in un'ora. era da oltre un anno che non accadeva. tutto merito di kathrine switzer, la prima maratoneta.

a marzo ho letto masao, l'eore di fukushima di sergio rossi. tra i libri della collana "semplicemente eroi" che ho letto è quello che mi ha interessata e coinvolta di più. 

ho letto mio fratello di chiama jessica di john boyne. ennesimo libro sulla disforia di genere. dico ennesimo perché è un tema che mi affascina molto e anche adesso ne sto leggendo uno che tratta questo tema tra i libri di dicembre. la cosa che ho apprezzato di più sono state le pagine iniziali: il ritratto dell'orrida famiglia in cui è cresciuto il protagonista è vivido ed efficace.

ho letto dear writer, you have to quit di becca sime. dal titolo sembra che uno debba smettere di scrivere, ma no. l'idea è che bisogna smettere di credere a tutto quello che "gli esperti" dicono sulla scrittura e continuare a scrivere al proprio ritmo, alle proprie condizioni, senza lasciarsi influenzare dalle ricette preconfezionate che funzionano per gli altri ma che non necessariamente funzionano per tutti.

venerdì 3 dicembre 2021

il mio 2021 in libri - febbraio


a febbraio ho letto 6 libri e mi sono completamente invasata con la storia della prima maratoneta: Kathrine Switzer. avevo letto una sua intervista nel libro di gennaio i can run, da lì ho iniziato ad approfondire. ho ascoltato decine di ore di interviste e mi sono letta il suo memoir marathon woman in cui racconta la sua storia incredibile. così potente che ho ricominciato a correre.

ho letto anche tieni duro di austin kleon, lo stesso autore del libro ruba come un'artista. l'ho trovato un librino interessante, con buone idee.

ho ascoltato coraline in audiolibro su storytel. non amo le storie "di paura" ma neil gaiman sa come si racconta una storia e devo dire che l'ho apprezzata. l'idea di un'altra mamma e un altro papà al di là di una porta è geniale.


mercoledì 1 dicembre 2021

il mio 2021 in libri - gennaio


come da tradizione, ecco il riepilogo del mio anno 2021 attraverso i libri che ho letto.
come faccio a ricordare tutti i libri che ho letto quest'anno, in ordine di data? semplice, ho catalogato tutto su goodreads

a gennaio ho letto 11 libri. 
gennaio è stato il mese dei buoni propositi: yoga e almeno 5.000 passi al giorno. e magari ricomincio a correre.
galeotto il "magari ricomincio a correre" ho letto i can run di amy lane ed è stata la tessera che ha innescato un effetto domino che sarà più chiaro con le letture di febbraio.

a gennaio è uscito miasma di sara gavioli. amo sara gavioli, leggo sempre tutto quello che scrive a prescindere e spero che presto pubblichi qualcos'altro.

sempre per i buoni propositi ho letto build your best writng life di kristen kieffer, un manuale di scrittura che non snocciola regole di stile ma parla di mindset del modo in cui ti devi pensare nella scrittura e con la scrittura in relazione al tempo, agli altri, al mercato editoriale.