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domenica 12 luglio 2020

come nasce un libro: la ricerca dell'editore


Oggi parleremo della quarta fase: la ricerca dell'editore
(qui trovi la prima fase, qui la seconda, la terza)

La leggenda narra che "Harry Potter" sia stato rifiutato da dodici editori. Io non ho mai mandato un romanzo a così tanti editori insieme, per un motivo di ecologia e risparmio delle risorse. Anche se siamo nell'era digitale, molti editori richiedono ancora l'invio di un dattiloscritto cartaceo e, pur essendo un'autrice piuttosto sintetica, mi sento malissimo ogni volta che devo stampare un manoscritto per mandarlo in giro, soprattutto perché ho visto il dietro le quinte di una redazione e so che solo una piccolissima percentuale dei testi viene letta integralmente. Per la maggior parte, gli invii spontanei si valutato in base alla lettera di accompagnamento, all'incipit, e a qualche stralcio qua e là, il resto... sono pile e pile di carta stampata per nulla.
Quindi gli editori cui ho inviato "Maschiaccio e femminuccia" sono stati quattro o cinque e coincidono con l'intersezione tra l'insieme degli editori di libri per ragazzi che nel 2017 già accettavano manoscritti per e-mail, e quello degli editori con i quali sarei stata felice di pubblicare. (Una volta ho commesso l'errore di pubblicare con un editore così-così solo perché era disposto a pubblicarmi e io avevo un bisogno disperato di sentirmi riconosciuta. Non è andata benissimo, anzi.)

EL (Einaudi ragazzi) è stato il primo editore cui ho inviato "Maschiaccio e femminuccia", ed è stato anche l'unico a rispondere sì, a novembre del 2019, due anni esatti dopo l'invio del manoscritto.

Torna sul blog per le prossime puntate:
14 luglio: la firma del contratto
16 luglio: la copertina
19 luglio: l'editing
21 luglio: la sinossi
23 luglio: l'attesa
26 luglio: l'arrivo delle copie (spero!)
27 luglio: l'uscita
28 luglio: come nasce una scrittrice

2 commenti:

  1. Accidenti due anni dopo! Ci pensavi più? E io che sto scalciando per qualche mese...povera me!

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  2. il mio suggerimento è: scrivi altro. non pensare a quello che hai scritto e alle risposte che aspetti, non passa più. anch'io stavo lì a contare i giorni, le ore, i minuti, i secondi.
    l'unico modo per spostare l'attenzione è concentrarsi su un altro progetto.

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