sono una che cerca di sbarazzarsi dell'inutile e di possedere meno cose possibile. mi sento immune dal potere che gli oggetti esercitano sulla maggior parte delle persone. comprare, più che appagarmi, mi mette ansia: penso a quanto quello che sto acquistando inquinerà, allo spazio che occuperà, a quanto mi sarà davvero utile.
insomma, cerco di circondarmi dell'essenziale.
questo fino a quando non ho visto un indispensabile aggeggio per fare gli spaetzli.
gli spaetzli sono degli gnocchetti della tradizione alto atesina/austriaca/tedesca che io e il matematico mangiavamo spesso la domenica nella nostra vita precedente, quella viennese.
gli spaetzli si trovano alla coop anche qui. e anzi, quelli che abbiamo provato ci sono piaciuti persino più di quelli che acquistavamo al billa (il supermercato che avevamo vicino casa).
solo che... sabato pomeriggio, vedendo quell'aggeggio, ho provato l'irrefrenabile bisogno di acquistarlo, ho sentito che poter fare gli spaetzli in casa avrebbe aggiunto senso alla mia vita.
e quindi ora mi tocca cimentarmi con gli spaetzli.
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