la voglia: la voglia di scrivere, come la voglia di correre, sono leggende, unicorni, comete. capita davvero di rado di essere assaliti dalla voglia di fare una delle due cose. la voglia di correre, come quella di scrivere, viene di solito mentre stai già correndo (scrivendo), non prima.
l'inutilità: scrivere e correre sono attività fini a se stesse. nessuno si arrabbierà mai con voi perché avete preferito stare sul divano o uscire. se non lo fate non succede nulla.
obiettivi: per riuscire a scrivere un romanzo, così come per riuscire a correre lunghe distanze, bisogna darsi degli obiettivi raggiungibili, e raggiungerli. oggi scrivo 3 pagine, oggi corro 9 chilometri. è la stessa cosa ed è l'unico modo per farlo.
infortuni: con la corsa, come con la scrittura, capita di doversi fermare per dei periodi. un ginocchio o una caviglia dolorante non sono diversi dai momenti di blocco in cui si rivede quello che si è scritto e si pianifica quello che si andrà a scrivere.
le attività collaterali: la corsa e la scrittura richiedono entrambe lo svolgimento di attività propedeutiche, per la prima ci sono gli esercizi di stretching e quelli per rinforzare il core, per la seconda quelli di documentazione e ricerca.
la sensazione di onnipotenza: aver scritto e aver corso danno una sensazione stupenda di benessere, per qualche istante ti senti dio.
la testa: correre una lunga distanza, così come scrivere un romanzo, richiede un grandissimo sforzo mentale. chi non corre pensa che una maratona sia uno sforzo fisico estremo mentre la fatica maggiore risiede nella testa, nella capacità di dosare le energie, ascoltare le reazioni del corpo e andare avanti, un passo alla volta, una parola alla volta.
la discontinuità: a volte corri leggero come il vento e le gambe vanno a meraviglia, a volte ogni passo è una fatica colossale, allo stesso modo ci sono pagine che si fanno scrivere più in fretta e altre che richiedono uno sforzo sovrumano. comunque sia, bisogna tenere duro e andare avanti.
la disciplina: sia nella corsa che nella scrittura la disciplina è fondamentale. senza disciplina i risultati non arrivano e quelli raggiunti perdono di significato.
letture consigliate:
* "l'arte di correre" di murakami - che non ho ancora letto ma pare essere la bibbia dei runner-scrittori.
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