passo le giornate leggendo romanzi e scrivendone, inventando destini e opportunità per personaggi di carta, e poi, quando si tratta della mia vita, non ci riesco.
avevo giurato a me stessa "mai più stagione in gelateria a vienna, piuttosto la morte" e mi ritrovo da un mese a mandare cv e fare colloqui proprio per quel lavoro, che detesto, e a sentirmi sulle spine perché tra una decina di giorni le gelaterie riaprono e io sono senza lavoro, dopo essermi presa il lusso di rifiutare due posti.
è che l'anno scorso ho preso la prima cosa che è venuta, e ne sono uscita così prosciugata e isterica che avrei fatto meglio ad aspettare e valutare altre proposte, che sono arrivate dopo, quando avevo già accettato il lavoro che mi ha fatto arrivare alla fine dell'estate con 6 chili in meno (che ho tranquillamente ripreso durante l'inverno).
e quindi niente, potrei essere alle maldive a servire cocktail sulla spiaggia, o in sud america a salvare tartarughe in via d'estinzione, invece sono sempre a vienna, alla ricerca di un lavoro che non voglio fare, perché qualunque altra possibilità mi sembra incoerente e non in linea con il mio personaggio, pavido, lamentoso, incapace.
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