un aspetto che vivo in modo problematico, rispetto al kindle, è che ti permette di leggere gli incipit di tutti i libri che potenzialmente potresti comprare. per cui sabato, per curiosità, mi sono letta l'incipit di "muoio dalla voglia di vederti".
era così brillante, mi ha incuriosita al punto, che alla fine dell'incipit ho pensato "muoio dalla voglia di comprarti". per cui ho posato il dito su compra (perché il mio kindle è touch) e senza necessità di ulteriori conferme il libro era già nel mio kindle, pronto per essere letto, tutto intero.
(a dir la verità diceva "hai acquistato per errore? annulla l'ordine" ma a quel punto non me la sono sentita.)
così, in un pomeriggio, me lo sono letta tutto d'un fiato.
e confermo i pregiudizi superpositivi che avevo sull'autore: aidan chambers è un grande! ok, danza sulla mia tomba mi era piaciuto forse di più, ma che importa. questo è bellissimo.
"credo che non esista modo migliore per conoscere qualcuno che leggere ciò che scrive. anche se vivessi con la persona che amo vorrei comunque scriverle di continuo, e che lei scrivesse a me"
"non ho mai capito perché i lettori siano così influenzati dall'incontro con gli scrittori. da lettore è l'ultima cosa che desidero. nella mia esperienza quasi tutti gli scrittori di libri che hai ammirato sono deludenti come persone. come può essere altrimenti? se hanno un senso come scrittori, il meglio di loro deve trovarsi nei loro libri"
3 commenti:
Io non lo conoscevo, Aidan Chambers, ammetto la mia ignoranza, nonostante il lavoro che faccio. Poi quest'anno, al Festivaletteratura di Mantova, sono andata con figli adolescenti al seguito a un incontro con lui. è stato strepitoso! è un uomo incredibile, grande affabulatore, davvero capace di comunicare, anche a voce e in una lingua diversa da quella del pubblico, bravissimo a farsi capire prima ancora della traduzione dell'interprete (tanto che anche il mio Sedicenne ha capito tutto in originale, e si è molto inorgoglito). Ovviamente abbiamo comperato tutto l'assortimento dei suoi titoli.
il 25 marzo 2009 su questo blog ho scritto praticamente lo stesso dopo averlo visto a una fiera di bologna: "ecco, aidan chambers è un grande, è brillante, brioso, parla un inglese facile da capire, sia per la pronuncia che per la semplicità di lessico e strutture grammaticali usate. e con questo suo inglese facile facile ha detto delle cose interessantissime. sulla scrittura, sulla lettura, sul futuro del libro."
Giuro che non ho copiato! :-)
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