in questo periodo mi sono imbattuta in due discussioni diverse sullo stesso tema: editori a pagamento.
in entrambi i casi il succo è: i grandi editori pubblicano solo su segnalazione di amici e conoscenti, per cui è impossibile farsi pubblicare dalle case editrici tradizionali (cioè quelle che riconoscono una percentuale sul prezzo di copertina defiscalizzato per ogni copia venduta -in genere tra il 5 e l'8%. il 10 se sei grisham).
è vero che gli editori pubblicano per lo più su segnalazione: dalla pila dei manoscritti esce davvero poco o niente, ma è altrettanto vero che è facilissimo trovare qualcuno che ti segnali, se sei una persona che si interessa di libri, di scrittura, di letteratura.
prendiamo me:
in terza media la mia scuola ha organizzato l'incontro con un autore per ragazzi: angelo petrosino. i suoi libri mi sono piaciuti così tanto, e l'incontro è stato così piacevole che ho iniziato a scrivergli e la corrispondenza è continuata per anni. tempo fa l'ho visto a una presentazione, lui si ricordava benissimo di me. quando gli ho detto che avevo scritto un romanzo per ragazzi (sempre il forseromanzo, per chi se lo ricorda ancora) mi ha detto che se mi faceva piacere l'avrebbe passato alla sua editor in piemme. (cosa che non gli ho chiesto di fare.)
durante l'università ho frequentato il corso di scrittura previsto e lì insegnavano mauro covacich, roberto ferrucci e giulio mozzi. a parte che giulio mozzi è super esposto (a giulio mozzi chiunque può mandare qualunque cosa con la certezza che leggerà almeno la lettera di presentazione). con mauro covacich non si è creata nessuna sintonia ma con roberto ferrucci ogni tanto ci si sente ancora e credo che se un giorno scriverò mai un libro per adulti lui forse ci darebbe un'occhiata e se fossi fortunatissima potrebbe persino segnalarmi a un editore.
quest'anno ho frequentato due corsi di scrittura creativa. come sapete il docente del primo corso ha ottenuto tutta la mia stima. gli ho scritto un paio di volte e si è reso disponibile a leggere quello che gli avrei mandato (cosa che non fa mai nessuno perché è una gran seccatura, ma lui è davvero super-gentile) e nel caso a consigliarmi su come procedere per la pubblicazione.
attenzione, in tutti questi casi "segnalazione" non è sinonimo di "raccomandazione". è semplicemente una scorciatoia per arrivare sul tavolo di un lettore/editor di una casa editrice. a quel punto se il libro non piace a chi di dovere finisce nel contenitore della carta da riciclare punto e basta.
vorrei aggiungere che tutti questi contatti nascono dalla stima reciproca. significa che la loro non è una disponibilità incondizionata, ma una disponibilità che nasce dal fatto che sanno cosa e come scrivo.
se proprio non avessi nessuno di questi contatti, saprei però che il blog sulromanzo.blogspot.com in questi giorni offre un servizio di lettura gratuito che potrebbe sfociare nella segnalazione a uno dei sei piccoli editori non a pagamento per i quali si è offerto di fornire un servizio di lettura e scrematura.
saprei anche che nell'editoria per ragazzi c'è dreamfarm che fa un grosso lavoro di scouting gratuito.
e tutti questi sono i contatti che mi sono capitati o dei quali sono ventua a conoscenza da comune mortale, non in virtù del fatto che lavoro in casa editrice, ma solo per il fatto che mi piace leggere, scrivere e mi interesso di queste cose che mi piacciono.
6 commenti:
roberto ferrucci l ho conosciuto tramite una chat negli anni 90. Una volta che era di passaggio a como (città che dovrei conoscere visto che abito nella provincia) l'ho incontrato per un caffe. Poi per fargli conoscere un po' la città (!!!) l'ho portato a passeggiare.Dopo 4 ore - al calar delle tenebre - sfidando rovi e sassi ci calavamo sul ciglio della strada per stabilire esattamente dove cacchio eravamo finiti. Contrariamente a quanto pensavo non è sparito. Un bravo ragazzo gentile ed educato.
Ancora adesso non so dove eravamo finiti.
ora direi che è un uomo. o forse anche allora lo era già :)
uhmm capiterà anche a te probabilmente di renderti conto che invecchia il corpo ma lo spirito rimane ragazzo. Ach'io sono una ragazzina di 47 anni ;D
allora io sono una vecchia già da qualche decina d'anni :)
Non è vero che i grandi editori pubblicano solo su selezione di amici e conoscenti.
E' vero invece che i grandi editori hanno dipendenti e collaboratori che, come me, sono pagati apposta per leggere i manoscritti mandati da sconosciuti.
I grandi editori possono dare il 15% di diritti anche ad autori che vendono molto meno di Grisham (Mondadori dà a me il 15%: e io sono un autore da sei-settemila copie).
grazie per le precisazioni.
credo di essermi spiegata male, perché ho la sensazione che stiamo dicendo la stessa cosa.
ps: wow, un commento di giulio mozzi sul mio modestissimo blog, sono superonorata!
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