anche oggi ho cercato blandamente (tra la finale olimpica di basket, la vittoria di cammarelle, la cerimonia di chiusura delle olimpiadi, le immagini più significative delle medaglie vinte dagli atleti italiani) di rimettere in sesto i 30 metri quadri mansardati in cui da domani dovrà stare anche il matematico e tutta la sua roba.
ho piegato qualcosa come 50 sacchetti di plastica e ho capito che bisogna dire stop ai sacchetti di plastica, e non perché non sono biodegradabili e inquinano, ma perché ingombrano tantissimo, raccattano un sacco di polvere, capelli, peli di barba e una volta che te li sei messi in casa non sai più che farne (quelli troppo piccoli sono inutili e quelli che rifilano nei negozi di abbigliamento hanno una forma scomoda).
ho riempito una lavatrice con una quantità inenarrabile di magliette scure del matematico impregnate della fragranza ocean breeze (30 gradi, programma per cotone delicato, due acchiappacolore) e... ho rovinato la sua t-shirt preferita (se domani sera non posto significa che mi ha tagliata a pezzetti e mangiata per cena).
mi sono tagliata le unghie (un po' troppo corte e adesso mi fanno male tre polpastrelli su dieci).
per l'ennesima domenica non ho messo nemmeno il naso fuori casa. ma dalla prossima settimana si ritorna al regime imposto dal matematico: mostre, musei, concerti, cinema. c'è da ammortizzare la spesa sostenuta per la tessera musei che ha durata annuale e che il matematico per ovvi motivi spazio temporali ha usato solo nel mese di gennaio (e che io ho usato solo nel mese di gennaio per pigrizia fisica e intellettuale).
ho piegato qualcosa come 50 sacchetti di plastica e ho capito che bisogna dire stop ai sacchetti di plastica, e non perché non sono biodegradabili e inquinano, ma perché ingombrano tantissimo, raccattano un sacco di polvere, capelli, peli di barba e una volta che te li sei messi in casa non sai più che farne (quelli troppo piccoli sono inutili e quelli che rifilano nei negozi di abbigliamento hanno una forma scomoda).
ho riempito una lavatrice con una quantità inenarrabile di magliette scure del matematico impregnate della fragranza ocean breeze (30 gradi, programma per cotone delicato, due acchiappacolore) e... ho rovinato la sua t-shirt preferita (se domani sera non posto significa che mi ha tagliata a pezzetti e mangiata per cena).
mi sono tagliata le unghie (un po' troppo corte e adesso mi fanno male tre polpastrelli su dieci).
per l'ennesima domenica non ho messo nemmeno il naso fuori casa. ma dalla prossima settimana si ritorna al regime imposto dal matematico: mostre, musei, concerti, cinema. c'è da ammortizzare la spesa sostenuta per la tessera musei che ha durata annuale e che il matematico per ovvi motivi spazio temporali ha usato solo nel mese di gennaio (e che io ho usato solo nel mese di gennaio per pigrizia fisica e intellettuale).
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