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sabato 26 luglio 2008

passi e parole

"lui ha un grande senso dell'orientamento; io nessuno. nelle città straniere, dopo un giorno, lui si muove leggero come una farfalla. io mi sperdo nella mia propria città; devo chiedere indicazioni per ritornare alla mia propria casa."
n. ginzburg - le piccole virtù



mi piace molto camminare, e camminare a torino è una meraviglia.
prendi una strada qualunque e sai che potresti continuare a camminare in linea retta per ore, o forse per sempre. con la certezza che lo sguardo si poserà su un capitello istoriato, un balcone decorato, un giardino "pensile", e che prima o poi la mole antonelliana si imporrà alla vista in tutto il suo splendore.
amo camminare perché i passi, uno dopo l'altro, scandiscono il ritmo delle parole pensate, o dette, o ascoltate. e non importa dove va la strada, quello che conta è dove portano le parole.
è per questo che a torino ho i miei pochi percorsi prestabiliti, le mie strade da seguire senza paura di perdermi nella città, ma con la certezza di poter perdermi nei pensieri. è per questo che giro sempre con la mappa in borsa, perché se qualcuno o qualcosa dovesse condurmi fuori strada ne avrei bisogno per tornare indietro.

1 commento:

  1. Tra le tante cose che ho in borsa, non ho mai pensato di tenere una mappa. Buona idea, anche se Padova forse e' meno impegnativa di Torino. Ma poi dipende sempre da quanti pensieri girano per la testa!
    Ciao Cristy

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