la mia scrittura, ora, ha due dimensioni, le dimensioni di questi post o la dimensione di una mail.
i post sono grandi quanto un pensiero, poche righe che contengono un frammento razionale.
le mail sono grandissime. sono tante righe fitte fitte di emozioni, sono paura e desiderio. sono tante parole messe in fila, in fretta, per l'urgenza di dire qualcosa, qualcosa di importante: tutte le parole pensate e non dette, tutte le parole dette senza pensare, tutte le emozioni ammucchiate che non trovano via d'uscita.
vorrei che la mia scrittura trovasse finalmente una terza dimensione, la dimensione del romanzo, dell'urgenza controllata, dell'emozione razionalizzata ma non spenta della sua forza, della pianificazione, della pazienza e dell'attesa.
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