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domenica 30 settembre 2007

baciarsi a manhattan

ho appena finito di leggere un libro bellissimo. dolce, crudele, sensuale, struggente. peccato solo fosse un libro pieno di personaggi.
i libri con tanti personaggi mi fanno sentire inadeguata. ho la pessima abitudine di dimenticare i nomi, così a ogni nuovo nome mi domando se non fosse già comparso quel personaggio e cosa avesse detto o fatto.
è proprio una brutta sensazione.
ma il libro merita davvero.

sabato 29 settembre 2007

portici di carta

oggi e domani torino sarà una grandissima libreria a cielo aperto con decine di bancarelle e decine di incontri con gli autori.
e torino così, è ancora più bella. per me.
sono andata all'incontro con lo scrittore di certi bambini e voglio guardare, due romanzi che ho amato moltissimo.
in questa occasione si presentava il romanzo: non avevo capito niente
credo di aver capito cosa non mi piace delle presentazioni dei libri: il fatto che gli scrittori debbano sforzarsi di rendersi simpatici e di convincere il pubblico che hanno scritto un libro bellissimo.
ora, uno scrittore non può essere simpatico alla presentazione del suo libro, se è un vero scrittore ha passato alcuni mesi/anni della sua vita davanti a un pc o a un foglio bianco a cercare di scrivere qualcosa di sensato. e poi lo ha riscritto, e risistemato e rivisto e riletto decine e decine di volte.
quando lo consegna alla casa editrice quel libro è l'ultima cosa di cui vuole parlare o a cui vuole pensare.
quello che aveva da dire l'ha detto, ha fatto una fatica boia per liberarsi delle sue ossessioni in quelle pagine. dal giorno in cui ha affidato il libro alla casa editrice a quello in cui lo presenta sono passati dei mesi. mesi in cui ha cercato di dimenticare quelle pagine. e invece adesso gli tocca di parlarne e di renderle accattivanti.
credo che la maggior parte degli scrittori vorrebbe che il proprio libro prendesse la sua strada e basta.
è vero che uno scrittore è nulla senza i suoi lettori, ma credo che il lettore, conoscendo l'autore, possa solo rimanere deluso. perché la faccia e i gesti di uno scrittore non sono mai all'altezza di un libro che abbiamo amato.
quindi la domanda è: perché continuo ad andare alle presentazione dei libri?

venerdì 28 settembre 2007

il responso...

...è stato meno traumatico del previsto.

il maggior difetto del mio forseromanzo è che è troppo breve, ha bisogno di una cura ricostituente, ha bisogno di una maggior caratterizzazione dei personaggi e di una maggior cura della lingua e dello stile. ma niente di irrimediabile.

quello che mi ha colpito è constatare che la mia scrittura è come me: asciutta, diretta, senza fronzoli. arriva dritta al punto, senza tanti giri di parole.

il passo sucessivo è riscrivere.

evito

ok, lo ammetto. ho eliminato l'argomento forseromanzo dal mio blog. è da almeno dieci giorni che fingo di non aver scritto nulla.
ieri ho evitato spudoratamente il mio lettore esigente. oggi credo di non poterlo fare, anche se la tentazione sarebbe forte. il fatto è che la curiosità è stata sostituita dalla paura.
che poi non so mai gestire il rapporto con chi legge quello che ho scritto.
perché alla fine il giudizio sulle mie parole lo vivo come un giudizio su di me. è come se ogni sillaba corrispondesse a una cellula del mio corpo.
ho bisogno di tempo per allontanare da me quello che ho scritto, per prendere le distanze da mesi di pensieri, di serate al computer, di letture e riletture in treno, di "illuminazioni" improvvise.
tra qualche mese sarò la prima a prendermi gioco dell'ingenuità e dei difetti del mio esile libro.
ora non riesco ad affrontare quello che il mio lettore esigente ha da dire a riguardo.

giovedì 27 settembre 2007

avviso importante

per tutti coloro che non se ne fossero accorti, è arrivato l'autunno.
temperature in netta diminuzione, pioggia, foglie gialle, castagne.
io sto già entrando in letargo, a dispetto di tutte le cose che dovrei fare qui in ufficio, al ritorno dalle ferie.
rivoglio l'estate, se proprio non si può mi accontento della primavera.

mercoledì 26 settembre 2007

lo shampoo sbagliato

ieri ho comprato lo shampoo nuovo. quello che avevo è finito e così sono andata al supermercato e ne ho acquistato un altro, distrattamente.
ci ho messo così poca attenzione che quando sono tornata a casa mi sono subito accorta dell'errore. un errore madornale, imperdonabile, inaccettabile, che silvia e teresa coglieranno subito guardando la foto (anche se è sgranata), e non solo perché sanno come ho i capelli!

martedì 25 settembre 2007

sono una pigra

dovrei pulire cucina, bagno e camera (che sono le uniche stanze che ho)
dovrei andare a tagliarmi i capelli
dovrei finire di leggere la casa del sonno (che è pure un bel libro)
dovrei andare a fare la spesa
dovrei studiare inglese
dovrei scrivere un post decente (altrimenti annoio tutti i miei fan, e poi non mi legge nessuno)
solo che non ho voglia.
magari domani...

lunedì 24 settembre 2007

non normale

ieri sono passata tre quattro volte per il mio blog ma non mi è mai venuto in mente che avrei potuto scrivere un nuovo post. era come se pensassi che azzurropillin non fosse il mio blog ma quello di qualcun altro. non è la prima volta che mi capita. all'inizio poteva essere comprensibile, ma dopo tre mesi... forse non è una sensazione normale.
fermarmi a ppp esercita pessime influenze su di me: ieri ho tenuto per tutto il giorno la maglia del pigiama sotto la felpa. neanche questa è una cosa normale.
fortuna che stasera sarò di nuovo nella mia piccola mansarda torinese con il mio piccolo amore matematico.

sabato 22 settembre 2007

da prestare con cautela

oggi è stata una giornata pienissima. era da moltissimo tempo che non mi capitavano delle ore così ricche di incontri e di vita.
un frammento di giornata a riassumerla tutta: ho ottenuto una dedica sul libro cosa cambia, dedica che attribuisce al volume un valore affettivo ancora maggiore.
sia chiaro, è il primo libro che mi faccio autografare (odio i lettori che si presentano allo scrittore con una copia del suo romanzo, -di cui non hanno letto nemmeno una riga e che hanno appena acquistato al banchetto- per farsi fare una firma di nessun valore su un libro che per loro non ha nessun valore se non quello della carta e dell'inchiostro)
questa dedica è tutta un'altra storia.
non metterò una foto della pagina, e presterò questo romanzo con estrema cautela.

venerdì 21 settembre 2007

la festa del libro con gli autori?

pordenonelegge mi ha messo una gran tristezza. non doveva essere la festa del libro con gli autori?! la sensazione che ho avuto è che i libri stessero nei tendoni allestiti a libreria e che gli autori non avessero nulla a che fare con i loro libri. ne parlavano come se stessero raccontando i romanzi di qualcun altro o non ne parlavano affatto.
mi ha fatto molto piacere ascoltare francesco piccolo parlare del sentimento della gelosia. ha detto delle cose molto interessanti, ha sostenuto una tesi con argomenti ineccepibili, nulla da dire. ma i suoi libri cosa c'entrano?
non mi piace l'abitudine di trasformare gli scrittori in opinionisti, gli scrittori se davvero devono incontrare i loro lettori (consuetudine piuttosto discutibile ma comprensibile) dovrebbero farlo per parlare dei loro libri, non per pontificare su argomenti a caso, secondo me.
l'incontro con paola zannoner e pina varriale è stato tristissimo: il moderatore (l'assessore alle politiche sociali di pordenone) non sapeva affatto con chi stava parlando. ha fatto delle gaffe tremende ha chiesto a pina varriale di parlare del suo ultimo libro (di cui aveva appena parlato per 10 minuti), ha ringraziato paola zannoner di aver raccontato del suo ultimo romanzo la linea del traguardo che non è affatto l'ultimo dato che è uscito nel 2003 e che dopo ne ha pubblicati almeno altri 9.
ma la vera domanda è: perché queste bravissime scrittrici, invece di parlare a vuoto, non hanno letto una pagina dai loro romanzi? non sarebbe stato molto più efficace leggere un paio di paragrafi piuttosto che chiacchierare a vuoto?
non doveva essere la festa del libro con gli autori?

giovedì 20 settembre 2007

vado e torno

tra poco prendo il treno che mi porta a ppp.
è un po' una palla farsi tutte queste ore di treno, ma più o meno ci sono abituata.
spero che ne valga la pena

mercoledì 19 settembre 2007

non colazione

la mia colazione ha due stagioni quella estiva e quella non.
nella stagione estiva mangio uno yogurt e una merendina, nella stagione non bevo il latte e i biscotti che ci inzuppo.
questa settimana mi ero ripromessa di ricominciare con la colazione non con il risultato che è da tre giorni che non faccio colazione.
il fatto è che avrei bisogno di cinque/sette minuti in più per concedermi il lusso di latte e biscotti, ma cinque/sette minuti in più tra le lenzuola... è un piacere davvero irrinunciabile.
quindi... w la non colazione!

martedì 18 settembre 2007

mancanza

in questi giorni non succede un gran che.
tutte le mattine la sveglia mi butta giù dal letto troppo presto, dormo-leggo in treno, sto in ufficio, torno a casa, mangio, leggo-dormo.
non è una vita particolarmente esaltante.
fortuna che giovedì me ne vado da questa triste ripetizione di giornate tutte uguali.
spero davvero di vedere tutte le persone che ho deciso di incontrare, di scambiare pensieri, idee, emozioni, progetti.
ho bisogno di una boccata d'aria.

lunedì 17 settembre 2007

leggere, leggere, leggere

penso che non ci siano libri belli o brutti in assoluto, ma libri letti al momento giusto. e a me stanno capitando dei libri perfetti per questo periodo della mia vita che non so definire e non mi interessa nemmeno etichettare.
ora ho tra le mani la trilogia della città di k di agota kristof.
e anche questo -per me, adesso- è un libro bello, bello, bello.
amo i libri, li amo tantissimo. amo leggerli, amerei anche scriverli, se ne fossi capace. amo tenerli in mano, annusarli, portarmeli dietro, lasciarli sul comodino.
mi piacciono le parole, lette e scritte. mi rendono felice le parole, quando sono quelle giuste!

domenica 16 settembre 2007

cambia

bello, difficile, coraggioso, struggente.
cosa cambia è un libro così. non ti fa entrare tanto volentieri tra i segreti delle sue pagine, è come se fosse timido. all'inizio ha un carattere difficile, con tutte quelle dislocazioni a destra e a sinistra, senza nessun dialogo. è un muro con una piccola breccia, e una volta entrati, da quella fessura, si spalanca un mondo.

bello, bello, bello.

e adesso mi verrebbe da chiedere a ferrucci se anche lui, a libro finito, ha avuto la sensazione di non sapere cos'aveva scritto, di non sapere cosa è successo nella realtà e cosa è successo solo nella finzione narrativa, di non sapere cos'aveva scritto davvero e cosa, invece, aveva solo pensato, di scrivere.
mi verrebbe da chiedergli quanto male gli ha fatto, scrivere quelle pagine. quante volte ha avuto la tentazione di abbandonare tutto e quante volte invece, dopo aver scritto un paragrafo, una pagina, ha pensato "amo scrivere, è per questa sensazione che scrivo".
mi verrebbe da dirgli che anch'io ho scritto un libro, un libro brutto, con un personaggio sbagliato, con dei grossi buchi, con un brutto titolo. e che sono contenta che lui, invece, ha scritto un libro bello, bellissimo. difficile, ma bellissimo.

sabato 15 settembre 2007

r f


oggi ho finalmente comprato cosa cambia, l'ultimo libro di roberto ferrucci.
roberto ferrucci è stato il mio insegnante di scrittura creativa preferito.
io gli ho fatto un'intervista che poi ho messo nella mia tesi, lui mi ha infilata nel suo racconto dal titolo solitudine, che si trova dentro l'antologia di racconti i nuovi sentimenti.
io odio comprare i libri, non mi serve possederli, mi basta leggerli. per questo li prendo in biblioteca o me li faccio prestare. ma questo non ce l'ha nessuno che conosco, anche se ha preso recensioni ovunque, così mi sono decisa a spendere 16 euro.
credo che tutto sommato si riveleranno soldi ben spesi.

venerdì 14 settembre 2007

fretta

oggi è una giornata che va veloce.
completare le informazioni di un file, preparare i pagamenti per i lettori, rispondere alle mail, registrare i libri arrivati, rispondere al telefono...
sono così incasinata che comincio cento cose e non ne finisco nessuna.
tra dieci minuti è week end e sto lasciando un mucchio di cose da fare.
pazienza, sarà per la prossima settimana.

giovedì 13 settembre 2007

quasi pordenonelegge

tra una settimana sarò a pordenonelegge.
mi prenderò un po' di giorni di ferie per andarci, ma la maggior parte degli scrittori che ho deciso di vedere scrivono per ragazzi. insomma sembra che mi prenda le ferie per lavorare.
in realtà conto anche di vedere un po' di amiche, anche se non so esattamente dove, come, né quando e poi vorrei fare le carte per il passaporto, sistemare un po' i capelli, passare del tempo con mia sorella chiara, riposare (qualcuno ha un po' di ore da prestarmi?).
il mio matematico rimarrà a torino, a tradurre le lettere di cantor a peano dal tedesco, a studiare algebra, ad andare a qualche mostra d'arte in cui non è riuscito a trascinarmi...

mercoledì 12 settembre 2007

filosofia di coppia

credo che una coppia si possa dire realizzata solo se entrambi i componenti lo sono.
credo che una coppia sia un'entità dinamica in cui ci si rilancia a vicenda, con un meccanismo che immagino simile al moto perpetuo.
credo che la realizzazione del mio amore matematico passi attraverso l'esperienza di berkeley
credo che la mia realizzazione possa avvenire solo rimanendo in italia, perché la cosa che più amo è la parola scritta, e l'unica parola scritta che conosco e capisco è quella in lingua italiana.
quindi a maggior ragione devo rimanere qui
e lui deve andare là

martedì 11 settembre 2007

stagioni

l'autunno sta arrivando a grandi passi.
e mi dà fastidio.
non sopporto di dover accendere la luce artificiale al mattino, quando mi sveglio.
e so che tra poco anche la sera, quando arriverò a casa sarà già buio.
amo molto l'estate, le giornate lunghe, la luce e i colori che la caratterizzano.
l'autunno mi manda in letargo. e sicuramente non è un caso il fatto che la storia che ho scritto sia iniziata e si sia conclusa tutta in una stagione: quella che sta finendo.

domenica 9 settembre 2007

finito

ho finito il mio forse romanzo. adesso è un vero romanzo. è un romanzo con un inizio uno svolgimento e una fine coerenti.
è stato un parto prematuro. è lungo solo 149.530 battute. pesa 206 KB.
in realtà il romanzo comincia ora. ha bisogno di passare qualche tempo in incubatrice per prendere la forma e le dimensioni giuste. per essere pronto ad affrontare il mondo. però il più è fatto.
e sono felice.
adesso devo decidere se anticipare la consegna al mio lettore esigente o se rispettare i tempi, ed approfittare di questi giorni per sistemare un po' di cose.

v-day ci sei o non ci sei

ieri sono andata in piazza castello verso le sei del pomeriggio per firmare a favore dell'iniziativa di beppe grillo, che prima di tutto è una questione di igiene: pulire il parlamento (da tutti i parlamentari condannati). ebbene c'era talmente tanta gente che ho desistito, si parla di due, tre ore di fila.
sono tornata verso le 21 (c'era la partita italia-francia, pensavo che tutti sarebbero rimasti davanti alla tv) invece la fila non si era affatto ridotta, aveva solo cambiato forma in modo da non intralciare il traffico in via cernaia.
insomma, la mia firma non ci sarà, e un po' mi dispiace, ma c'era un sacco di gente incazzata, che faceva quelle due ore di fila proprio volentieri!

venerdì 7 settembre 2007

piacere di conoscerti

vi presento la mia piantina.
non ha ancora un nome ma si accettano suggerimenti.
quando il mio piccolo amore matematico se ne andrà, sarà l'unico essere vivente di dimensioni rilevanti ad abitare questa piccola mansarda insieme a me (ammesso che sopravviva fino alla partenza).
quindi trovarle un nome diventerà una questione di grande rilevanza, essendo questa pianta l'unica "persona" con cui potrò parlare la sera.
escludo la possibilità di comprare pesci, tartarughine, criceti, conigli, furetti, iguane, serpenti, cani o gatti: sporcano e puzzano (non che il mio amore matematico sia particolarmente ordinato, pulito o profumato, anzi)

giovedì 6 settembre 2007

c'è un tempo per

vorrei che la mia giornata avesse più ore per:
*imparare l'inglese
*scrivere
*passare più tempo con il mio amore matematico
*dormire un po' di più
*fare bene la prova di editing
*godermi torino
e allo stesso tempo vorrei che la mia giornata fosse lunga la metà, perché sto facendo davvero fatica a vivere, in questo periodo.

mercoledì 5 settembre 2007

data di scadenza


ho deciso: finirò il mio forse romanzo il 19 settembre.
il 20 settembre lo consegnerò al mio lettore esigente e poi me ne andrò in ferie per una settimana. qualche giorno a ppp per partecipare a pordenonelegge, e qualche giorno a torino, con il mio amore con la testa piena di matematica.
mi sembra la soluzione ideale per evitare di passare le giornate a fissare il mio lettore esigente per cercare di scoprire quante pagine ha letto, cosa ne pensa, se gli piace come ho sistemato il capitolo che si intitola un foglio sgualcito e cose simili.
l'unico problema è... riuscire a scrivere la parola fine entro il 19 settembre, perché ridi e scherza oggi è già il 5 e mancano ancora un sacco di capitoli...

martedì 4 settembre 2007

scrivere o vivere

ieri sera mi sono rimboccata le maniche e ho cercato di districare il brutto groviglio che c'è in mezzo al mio forse romanzo.
c'è ancora molto da fare ma forse ho trovato la chiave giusta. se non fosse stato tardissimo quando ho spento il pc, forse avrei continuato.
stasera vorrei riprendere il filo da dove l'ho lasciato, invece andrò al cinema a vedere io e annie di woody allen.
se avessi saputo che l'ispirazione sarebbe venuta a baciarmi... mi sarei tenuta la serata libera!

lunedì 3 settembre 2007

saturno favorevole

ecco l'ennesima risposta poco incoraggiante....


E' quasi impossibile, dall'Italia, riuscire ad ottenere una posizione con il visto negli stati uniti, senza aver fatto almeno una visita, preso dei contatti personali, e affrontato dei colloqui di lavoro. Il mio consiglio è quello di usare il periodo concesso da un normale visto turistico per cercare un'occupazione: l'avverto pero' che non sarà facile, perchè sia le Università sia le scuole di lingua di solito cercano con anticipo i loro docenti...


per fortuna che saturno è favorevole, non voglio immaginare cosa mi sarebbe stato risposto se avesso avuto saturno contro

saturno contro

già tre oroscopi diversi dicono che da ora dovrebbe andare tutto meglio, saturno è uscito dal mio segno, finalmente, dopo anni di fastidiosa pemanenza.
sarà vero?
speriamo, io intanto aspetto buone nuove.

sabato 1 settembre 2007

un filo ingrabugliato

il mio primo "forse romanzo" è come un filo. all'inizio era un filo tutto ingarbugliato, una specie di palla informe di filo.
ora sono riuscita a districarne una buona parte, rimane solo un grosso grumo giusto al centro, e mi sembra che più ci metto le mani più tutto si attorciglia. a volte mi verrebbe voglia di prendere una grossa forbice e tagliare alle due estremità, per risolvere il problema alla radice. ma sarebbe brutto vedere un nodino, a unire le due parti. per quanto piccolo e per quanto ben fatto.
così ora, tutto quello che mi resta, è trovare la pazienza e l'idea giusta per sciogliere quell'ultimo grosso groviglio.