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venerdì 21 settembre 2007

la festa del libro con gli autori?

pordenonelegge mi ha messo una gran tristezza. non doveva essere la festa del libro con gli autori?! la sensazione che ho avuto è che i libri stessero nei tendoni allestiti a libreria e che gli autori non avessero nulla a che fare con i loro libri. ne parlavano come se stessero raccontando i romanzi di qualcun altro o non ne parlavano affatto.
mi ha fatto molto piacere ascoltare francesco piccolo parlare del sentimento della gelosia. ha detto delle cose molto interessanti, ha sostenuto una tesi con argomenti ineccepibili, nulla da dire. ma i suoi libri cosa c'entrano?
non mi piace l'abitudine di trasformare gli scrittori in opinionisti, gli scrittori se davvero devono incontrare i loro lettori (consuetudine piuttosto discutibile ma comprensibile) dovrebbero farlo per parlare dei loro libri, non per pontificare su argomenti a caso, secondo me.
l'incontro con paola zannoner e pina varriale è stato tristissimo: il moderatore (l'assessore alle politiche sociali di pordenone) non sapeva affatto con chi stava parlando. ha fatto delle gaffe tremende ha chiesto a pina varriale di parlare del suo ultimo libro (di cui aveva appena parlato per 10 minuti), ha ringraziato paola zannoner di aver raccontato del suo ultimo romanzo la linea del traguardo che non è affatto l'ultimo dato che è uscito nel 2003 e che dopo ne ha pubblicati almeno altri 9.
ma la vera domanda è: perché queste bravissime scrittrici, invece di parlare a vuoto, non hanno letto una pagina dai loro romanzi? non sarebbe stato molto più efficace leggere un paio di paragrafi piuttosto che chiacchierare a vuoto?
non doveva essere la festa del libro con gli autori?

3 commenti:

  1. l’idea corrente sembra quella che se uno scrittore non esprime una sua opinione, se non si dimostra scrittore “impegnato”, significa che non ha niente da dire.
    la letteratura è questa?
    l’ultimo che è stato ritenuto capace di fare entrambe le cose, cioè scrivere ed esprimere pubblicamente la sua opinione, si pensa sia stato Pier Paolo Pasolini.
    è difficile descrivere cosa si aspetti la gente che frequenta un festival letterario. Discorsi sui libri o discorsi di cronaca, di attualità e aneddoti? il mondo televisivo ci insegna ad apprezzare i discorsi secondi e a dimenticare i primi, per cui anche pordenonelegge viene invasa da tutt’altro che la lettura e la letteratura. Sembra che il resto, vuoto, coinvolga di più il pubblico rispetto all’ascolto di un sano racconto o di una poesia.
    Proponiamo agli scrittori di leggere se stessi. Spesso per loro è molto difficile ma per chi ascolta è un bel regalo.

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  2. Domani i miei vanno a PordenoneLegge e mi hanno invitato a unirsi a loro. Sono scettico e credo che non andrò. Non so bene cosa troverei ma quello che mi sono immaginato non mi attira. Mi respinge l'idea di vagare da un tendone all'altro, sgomitando per ascoltare conferenze o letture che potrebbero dirmi poco. Il programma mi pare molto disordinato, confuso, credo che mi perderei indeciso su cosa ascoltare, cosa vedere. Non so perché, ma ho la netta sensazione che se domani andassi a Pordenone,tornerei a casa con una sensazione di stanchezza e irritazione,delusione forse. Quindi l'idea non mi tenta. Forse perché ho sempre visto la lettura come fatto privato,come piacere strettamente personale (ritengo perfino che la lettura ad alta voce rovini l'atmosfera del libro!), forse perché non mi lascio trasportare dal caso,dalla novità, dall'ascolto di un momento... sono un lettore esigente,e voglio essere io a scegliere cosa leggere, per non andare incontro a delusioni. Chissà! E poi non ho nessuna voglia di ascoltare Corona!!!!!

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  3. ah, poi a pordenonelegge sono andato!
    la discussione di odifreddi non era malvagio (anche se il tema mi attirava solo in parte), anche se poi c' è stato il siparietto finale con una contestatrice accalorata, e fischi della piazza... poi però non ho trovato nient'altro che mi abbia colpito fra quello che ho visto.
    un paio di scrittori stranieri... una lettura di poesie, una conferenza di una giornalista... è stato più rilassante girare per pordenone, il tmepo aiutava! la ressa invece a volte era eccessiva, come temevo, e non siamo riusciti a partecipare ad un incontro che ci eravamo segnati, perché era al chiuso in un auditorium, e quindi strapieno un'ora prima dell'inizio!!! però ora posso dire che sono stato a pnlegge! tu silvia c'eri domenica in giro? e il cencio era con te o si è fermato a torino (penso alla seconda opzione)?
    comunque sono riuscito ad evitare Corona!!!!

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