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martedì 4 maggio 2021

chiedi alla scrittrice #6


quali sono i manuali di scrittura che consigli?

per molto tempo ho pensato che per imparare a scrivere avrei dovuto padroneggiare la tecnica: sapere come si scrive un incipit accattivante, come si creano personaggi tridimensionali, come si struttura la trama, come ci si presenta agli editori...

i miei manuali del cuore (quelli che ho letto prima dei trent'anni e di cui conservo un bel ricordo di lettura, anche se non ricordo assolutamente nulla del contenuto) sono:

scrivere è un tic di francesco piccolo: è una raccolta divertente delle esperienze di altri scrittori. è in una collana di minimum fax di cui ho letto parecchi titoli tra cui un altro che ho apprezzato è pronto soccorso per scrittori esordienti di jack london

(non) un corso di scrittura e narrazione di giulio mozzi: di questo libro ricordo in particolare la lezione sul dialogo. l'ho trovata illuminante.

78 ragioni per cui il vostro libro non sarà mai pubblicato e 14 motivi per cui invece potrebbe anche esserlo di pat walsh: di questo non ricordo nulla, tranne che l'ho comprato alla fnac di torino perché mi piaceva il titolo.

dalla lettura di quasi cento manuali, nel 2013 ho pubblicato per zandegù editore "sono uno scrittore ma nessuno mi crede" una sorta di bignami che raccoglie i consigli e le indicazioni riguardanti la scrittura che mi erano stati più utili fino a quel momento. su kobo mi hanno lasciato una recensione a una stella che dice: "se fosse facile conquistare un editore come dice la scrittrice...", io ho conquistato diversi editori seguendo proprio quei consigli.

in tempi più recenti ho capito che va bene conoscere la teoria, ma quello che più conta è il mindset l'atteggiamento mentale con cui scrivi, con cui ti pensi come scrittore, con cui vivi l'attesa. ho quindi indirizzato le mie letture verso manuali che potessero aiutarmi a migliorare il mio modo di dedicarmi alla scrittura. ecco i miei preferiti:

tieni duro! 10 regole per essere creativi anche quando tutto rema contro di austin kleon: è un librino breve e veloce con una carrellata di riflessioni interessanti su cosa significhi essere creativi e su come coltivare la propria creatività. uno dei concetti che ho fatto mio è: concentrati sul verbo, dimentica il sostantivo. non pensare di essere uno scrittore, scrivi. solo praticando il verbo si diventa il sostantivo

la via dell'artista di julia cameron: un percorso in dodici settimane, ricco di esercizi, per ritrovare e potenziare la propria creatività.

la scrittura è difficile di marco freccero: un punto di vista sullo scrivere che parte dalle stesse mie premesse, e arriva in un luogo molto più sicuro ed equilibrato di quello in cui mi trovo.

in inglese consiglio:

you are a writer di jeff goins: è uno dei pochi manuali che ho riletto. forse è quello che più di tutti mi ha aiutato a liberarmi dall'idea che sono gli altri a dovermi autorizzare, a darmi il permesso di scrivere. 

dear writer, you need to quit di becca syme: dal titolo si potrebbe pensare che l'autrice consigli agli scrittori di smettere di scrivere. non è così, l'autrice dice agli scrittori cosa dovrebbero smettere di pensare per essere scrittori più felici. uno dei suoi suggerimenti chiave è "metti in discussione la premessa" qualunque sia. per esempio: per essere un bravo scrittore devi strutturare la trama, devi scrivere tutti i giorni, devi pubblicare almeno x libri al mese. nessuna di queste cose è vera né obbligatoria. ognuno ha il suo modo e se funziona è valido.

the successful author mindset di johanna penn: l'autrice è la regina indiscussa del self publishing e nessuno meglio di lei ha un atteggiamento positivo e improntato all'abbondanza.

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