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venerdì 7 agosto 2020

post-event blues

photo @adrienl


sapevo che sarebbe successo, l'avevo anticipato anche nel post dal titolo "come nasce una scrittrice": pensi che un evento rivoluzionerà la tua vita, che niente sarà come prima, che avrà conseguenze irreversibili... invece il 28 luglio è uscito "maschiaccio e femminuccia" e non è successo niente, non è cambiato niente.
ho registrato un'intervista per raicultura, c'è stata una recensione su tuttolibri della stampa, ho visto il mio libro in vetrina, e anche se mi sembrano esperienze gigantesche, la mia vita è identica a prima. 
ma forse il problema è che dei libri in generale, e dei libri per ragazzi in particolare, agli altri importa poco.

e dovrei saperlo bene, visto che i miei genitori sono non lettori, perfettamente a loro agio in quel 60% di italiani che non legge neanche un libro all'anno, secondo l'AIE. 
l'unico libro che hanno regalato a natale a mio padre, anni fa, lui l'ha rifilato a me, non sapendo che farsene. era "sunset limited" di mccarthy, solo 115 pagine: troppo sottile per essere usato come zeppa o ferma porta.
immaginate quanto possa essere orgoglioso di me mio padre, nell'avere una figlia che ama e "produce" gli oggetti a suo dire più inutili e insensati, privi di qualunque significato o attrattiva.
 
insomma, dopo un fuoco d'artificio d'euforia, sono piombata in quello che giovanna martinello nella sua ultima newsletter ha chiamato post-event blues: la tristezza che ti coglie dopo un evento che hai aspettato e preparato per mesi.

a dare il colpo di grazia è arrivata la scheda di lettura dal premio calvino. a parte queste quattro righe lusinghiere, la restante pagina e mezzo massacra il testo in modo chirurgico.


ciliegina sulla torta: due giorni fa ho commesso un gravissimo errore sul lavoro, di cui il cliente si è accorto. ho passato un brutto quarto d'ora, tremando da sola davanti al computer e sperando di sparire. mentre la collega, dalle ferie in montagna, chiedeva cosa fosse successo.

ma sono in ferie, ho una montagna di libri in cui rifugiarmi e andrà tutto bene.

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