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lunedì 1 maggio 2017

di tentativi, rifiuti, silenzi, fallimenti, attese

ero sicura che aprile sarebbe stato il mese della svolta. quello in cui finalmente si sarebbe sbloccato qualcosa in ambito scrittura.

nei mesi scorsi ho partecipato a diversi concorsi, mandato in giro racconti, romanzi, incipit, pitch, ho seguito le regole scrupolosamente, rispettato le scadenze, cercato di presentare i miei testi migliori nel modo più curato possibile.

aprile era il mese in cui avrebbero dovuto annunciare che avevo vinto quattro concorsi. ok, magari non tutti e quattro, ma almeno uno sì, accidenti!
invece no. aprile è finito, i vincitori hanno vinto, e io, come al solito, non ero tra loro.
ci sono rimasta male? sì.
meritavo di vincere? non lo so.
forse il premio che merito è quello per la tenacia, l'ostinazione, la pervicacia con cui continuo a mandare in giro quello che scrivo con la speranza che qualcuno si accorga che sono brava. e a quanto pare non se ne accorge nessuno. ma forse non sono brava come credo. o semplicemente ogni volta c'è almeno una persona più brava di me. e in fondo non è nemmeno così sorprendente.

mi sono avvilita? ho deciso di appendere la tastiera al chiodo?
ci sono rimasta male, mi sono crogiolata per un po' nell'autocommiserazione. poi però ho preso i racconti che non hanno vinto e li ho mandati a delle riviste letterarie (uno è già stato accettato). ho messo un vecchio racconto su typee, (una nuova piattaforma per lettori e scrittori) e raccolto qualche mi piace e se le cose non si sono smosse ad aprile, si smuoveranno a maggio.

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