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lunedì 27 luglio 2015

la moglie del capo

per quattro mesi, della moglie del capo, si è solo sentito parlare. 
la sua presenza è aleggiata tra i tavoli della gelateria, nella curiosità dei clienti che non la vedevano, nel suo nome attaccato all'armadietto, nei vaghi riferimenti del capo a "meine Frau" (mia moglie) che era a casa perché la madre sta(va) male (non ho mai chiesto cosa intendesse per "casa"). perfetta, il vecchio che vendeva coni e coppette, (prima di licenziarsi o essere licenziato) diceva che in realtà non era la moglie ma solo la compagna. 
il capo, in un momento di confidenza, mi ha rivelato che lei ha 20 anni meno di lui. e dato che lui per me ha un'età indefinibile tra i 40 e i 50 anni sua moglie dovrebbe avere tra i 20 e i 30 anni.
venerdì scorso avrei avuto giorno libero se il capo non fosse andato in aeroporto a prendere la moglie e mi avesse quindi chiesto di lavorare in sua assenza.
sabato la moglie non si è vista, probabilmente causa jet lag (casa è un posto lontano). ieri finalmente ci ha degnato della sua presenza.
la moglie del capo è bassina, longilinea, ha un'età indefinibile tra i 18 e i 28 anni, una vocina leziosa e un cespuglio di capelli ricci castani più grande di lei. ha le unghiette curate e un bel sedere sodo (beata lei, io ho smesso di ammazzarmi di squat, tanto il mio sedere è immune). mette la cialda di decorazione in tutte le coppe (cosa che non abbiamo mai fatto fino a ora) e prepara il cappuccino con la panna in una tazza enorme (che non abbiamo mai usato), non sa dove teniamo i pomodori né le pesche sciroppate.
lavorare con lei mi imbarazza, 
perché potrebbe essere più piccola di mia sorella minore ma devo darle del lei, 
perché so dove sono le pesche sciroppate e i pomodori e mi sembra stupido dirlo a lei che è lì da molto più tempo di me, anche se negli ultimi mesi non c'è stata.
mi sorprende che "meine Frau" sia così curata e vezzosa, dopo che per mesi il capo non ha fatto altro che scartare aspiranti cameriere perché troppo truccate, con le unghie troppo smaltate, i vestiti troppo appariscenti o cose del genere.

domenica 19 luglio 2015

gelato for dummies

per fare i gusti alla frutta si usa zucchero, frutta, acqua e poco altro.
per fare i gusti alle creme si usa zucchero, latte e la pasta del gusto prescelto (pasta di nocciole, di pistacchio...)
la base di latte e zucchero con cui si fanno i gusti alle creme viene pastorizzata nel pastorizzatore. essendo la base uguale per tutti i gusti alle creme ne viene preparata una grande quantità, che poi viene prelevata di volta in volta, mescolata alla pasta del gusto prescelto e messa nel mantecatore. il mantecatore agita il composto liquido, lo raffredda e gli fa incorporare aria producendo quindi il gelato.
in modo che il gelato risulti cremoso e non diventi un blocco di marmo, si aggiungono alla base di latte delle "miscele di grassi nobili, latte in polvere, proteine, zuccheri, stabilizzanti ed emulsionanti che garantiscono una perfetta bilanciatura e di conseguenza una struttura ideale all'esposizione del gelato in vetrina." (cit, tratta dal sito della fructital, azienda leader nel settore gelato)
cosa succede se il gelataio mette nel pastorizzatore che contiene 120 litri di latte il prodotto da aggiungere alla base frutta?
succede che il gelato alle creme fatto con quella base diventa lucido, rilascia delle sacche gelatinose sospette e ha una strana consistenza che fa insospettire il capo. succede che il capo scopre cos'è successo e si incazza come una biscia.
succede che dopo aver rimuginato per ore e aver passato una notte insonne il capo decide di svuotare il pastorizzatore nello scarico e buttare tutto il gelato.
70 litri di base pastorizzata e 50 litri di gelato già prodotto.

mercoledì 15 luglio 2015

sto sempre a pensare al peggio

il capo si lamenta in continuazione, di tutto e di tutti.
chiama la collega "iabu" un animale che è metà asino e metà cavallo, sostenendo che non è stupida come un asino né veloce come un cavallo.
ogni volta che il capo mi chiama - data la sua indole lamentosa - mi aspetto sempre che lo faccia per sgridarmi per qualcosa.
invece oggi mi ha chiamata per dirmi brava per aver lavato dei contenitori che anche lui aveva notato essere sporchi e per chiedermi se secondo me era il caso di fare dell'altro gelato all'amarena. insomma, niente tirate d'orecchi.
ieri una cliente ha detto: "il gelato era buono ma il caffè (che avevo preparato io)..." e nella mia testa era già partito il cazziatone: "faceva schifo, era imbevibile, sapeva di ferro". invece il caffè era ausgezeichnet, cioè favoloso.

domenica 5 luglio 2015

io (e) il mio peggior nemico

il peggior nemico della sottoscritta sono io stessa.
non importa quanta gente mi dica: sei in gamba, scrivi bene, sei intelligente, ironica, hai talento.
io penso di essere una persona orrenda, e tutti questi complimenti vengono liquidati con un'alzata di spalle, come a dire: "che ne sai tu, non mi conosci abbastanza, o non conosci abbastanza persone. se ti guardassi in giro vedresti che sono tutti più brillanti, forti, belli di me".
se anche pubblicassi con einaudi e vincessi il premio strega minimizzerei dicendo: "lo sanno tutti che è un premio truccato".
sono la prima a boiccottarmi, denigrarmi, sottovalutarmi. sono la prima e forse persino l'unica a credere che non ce la farò mai. non importa in cosa, fosse anche solo ad alzarmi dal letto domani mattina.
non riesco a gioire di niente, a gratificarmi, ad avere un giudizio equilibrato su me stessa.
mi guardo da fuori e ho l'impressione di non aver combinato nulla, di aver fallito in tutto.
sono a vienna da quasi cinque anni e tutto quello che sono riuscita a fare è vendere gelati. che non si può propriamente definire una carriera sfolgorante.
voglio vivere in anestesia totale.

sabato 4 luglio 2015

"no,no. tranquilla"

la gelateria dove lavoro è come stare nella canzone di caparezza "malinconia": da qua se ne vanno tutti. (a onor del vero un po' se ne vanno spontaneamente e un po' vengono cacciati via dal capo.)
il risultato è che siamo troppo pochi, e ci si ritrova in due a fare il lavoro che normalmente verrebbe svolto da quattro persone. (uno dei due è il capo stesso, che lavora senza posa 16 ore al giorno tutti i giorni.)
ieri era l'ultimo giorno di scuola. (*sarcasm alert* sì, lo so che i vostri figli, cugini, fratelli sono in vacanza da un mese, e infatti l'italia cade a pezzi e qui in austria funziona tutto alla grande.)
significa che alle 9 del mattino (dopo un'unica ultima ora di scuola) erano previste orde di ragazzini in giro per le strade a festeggiare mangiando gelato.
la sera prima dell'ultimo giorno di scuola, sapendo benissimo della carenza di personale e della prevista invasione, mi ero offerta di andare alle 10 di mattina (anziché alle 15e30) per dare una mano.
il capo invece di dire "sì, grazie, per fortuna che ti sei offerta, altrimenti te l'avrei chiesto io" mi ha liquidata con un "no, no. tranquiiiiiiiillaaaaaaaaa, vieni alle 15".
ieri mattina, alle dieci meno cinque ho ricevuto un sms dal capo che diceva: "ich brauche hilfe" (ho bisogno d'aiuto), e schatz (altrimenti detta la solita cogliona) è andata in soccorso.