ieri era la prima lezione del nuovo corso di tedesco. per rompere il ghiaccio l'insegnante ha chiesto a ognuno di presentarsi dicendo come si chiama, da quanto è a vienna e così via.
quando è arrivato il mio turno, piuttosto di dire che sono italiana, mi sarei sotterrata.
der standard (un quotidiano) oggi titola "gomorrha in silvio berlusconis villa", che non ha neanche bisogno di essere tradotto.
e forse qui non sono a conoscenza dell'iniziativa di speranzon, di togliere dalle biblioteche del veneto i libri scritti da autori sgraditi in quanto firmatari di un appello.
per me essere italiana in italia era triste sconfortante deprimente faticoso sgradevole.
per me essere italiana all'estero è triste sconfortante deprimente faticoso e imbarazzante.
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