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giovedì 23 agosto 2007

uscita di sicurezza


in questi giorni stanno tutti a dirmi:
che fortuna!
beata te che hai questa bella occasione di andare in california!
vorrei essere al posto tuo.
ecco, io a queste persone vorrei dire: perché non ci andate voi in california al posto mio?
io non è che abbia tanta voglia di lasciare la mia rassicurante quotidianità per andare dall'altra parte del mondo a parlare un'altra lingua, a fare un lavoro schifoso per guadagnarmi da vivere e insomma, a sbattermi un sacco senza nessuna garanzia di successo.
sto così bene qui, nella mia piccola mansarda, col mio coabitante (il mio piccolo amore con la testa piena di matematica), a fare il mio pallosissimo lavoro di segreteria con la speranza di passare a fare qualcosa di più gratificante.
amo molto la mia vita di ora, conquistata a sacrifici e pianti e fatica.
e anche se continuo a pensare e a chiedermi qual è la cosa giusta da fare, a domandarmi se ha senso andare dall'altra parte del mondo per seguire una persona, in fondo so di aver già deciso.
dirò al mio coabitante di dare la disdetta dell'appartamento, dirò in ufficio che a gennaio me ne vado e quindi che si cerchino un'altra persona, insomma, taglierò tutte le ragioni che mi tengono ancora legata qui per non avere nessuna uscita di sicurezza e costringermi a partire.

2 commenti:

  1. penso che la risposta arriverà da sola, datti un altro pò di tempo...la fretta in questi casi non aiuta...di una cosa sono certa è che devi pensare solo a te stessa, te lo dice una che ha pensato sempre fin troppo agli altri, e da questo circolo chiuso non riesce ad uscire...
    scusa se mi permetto di scrivere...baci

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  2. grazie, mi fa molto piacere avere qualcuno che si preoccupa per me...

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