venerdì 5 aprile 2013

quanto mi aspetto di guadagnare

da quando ho saputo che sarà vienna per altri due anni, mi sono data allo studio intensivo del tedesco associato alla candidatura selvaggia e all'invio di curriculum a pioggia.
il tentativo è quello di affrancarmi dal mio attuale stato di straniera da sfruttare "perché sulla tua laurea in lettere ci sputiamo su, e sulla tua totale assenza di competenze specifiche ci facciamo grasse risate".
nell'ultimo periodo ho sostenuto quindi alcuni colloqui per lavori di ufficio in cui è richiesta la conoscenza dell'italiano.
i colloqui si svolgono tutti più o meno allo stesso modo. il selezionatore mi fa accomodare in una stanza più o meno grande, più o meno luminosa, e fornitissima di sedie (decidere su quale sedere è sempre un dilemma), mi offre da bere (in tutti gli uffici, studi, sale d'attesa c'è sempre una caraffa piena d'acqua con dei bicchieri), mi parla dell'azienda, di quale sarebbero le mie mansioni e mi chiede di presentarmi.
capire cosa fanno è molto più semplice che spiegare chi sono, da dove vengo, e dove vado. il mio tedesco fa sempre pessime figure in questo frangente e il bicchiere d'acqua per arginare l'arsura causata dall'agitazione è sempre bene accetto.
poi arriva la domanda che tutte le volte mi mette in crisi:
quanto ti aspetti di guadagnare?

1 commento:

elisabetta pendola ha detto...

mi piace molto il tuo blog