domenica 2 ottobre 2011

il test della rana e altre amenità dalla notte dei musei

avete paura di essere incinte ma non osate andare in farmacia a chiedere un test di gravidanza?
nessun problema! ecco quello che fa per voi:
1 fate la pipì e mettetela in una siringa
2 procuratevi una rana maschio dei generi di anuri
3 iniettate la vostra urina sottopelle alla suddetta rana
4 aspettate qualche ora
5 se nelle urine della rana saranno presenti degli spermatozoi... voi siete incinte.

questo e altro abbiamo imparato ieri io e il matematico alla lunga notte dei musei. in che museo l'abbiamo imparato? nel museo della contraccezione e dell'aborto. pensate che sia un po' inquietante? è perché non siete andati al museo delle pompe funebri. le attività per bambini prevedevano che dipingessero bare.
ah, e quelle che noi chiamiamo mammane (le donne che pratica(va)no l'aborto) in tedesco si chiamano engelmacherin. per spiegare l'atrocità del termine: prendete la parola filmmaker. il filmmaker è uno che fa film. la engelmacherin è una che... fa angeli!

al museo del cioccolato davano davvero gli assaggini. uno all'ingresso, uno verso metà e prima della fine c'erano tre fontane: una per il cioccolato fondente, una per quello bianco e una per quello al latte. ti davano un cucchiaino di plastica minuscolo, aprivi il rubinetto e assaggiavi.
a catalizzare l'attenzione durante la lunga attesa tra un assaggino e l'altro una modella e un modello che prestavano il loro corpo per la nobile causa del bodypainting. inutile dire che lui aveva i pantaloni lunghi e lei era in perizioma. sulla schiena le avevano dipinto una fava di cacao aperta. sui seni non era chiaro.
in realtà tra un assaggino e l'altro c'erano anche dei pannelli in cui si spiegava in tedesco inglese e ungherese (?) l'origine del cioccolato e il processo produttivo.
(è possibile che mi vediate su orf mentre mi lecco le dita dopo il secondo assaggino: un cioccolatino al latte a forma di cuore ripieno di crema e con un pizzico di salsa di lampone.)

il museo delle palle con la neve dentro in realtà è proprio la fabbrica. è minuscola e c'è odore di plastica bruciata e vernice. attaccato, il negozietto in cui vendono, appunto, le palle che producono. degna di nota quella con un bel fallo rosa dentro. le palle con la neve sono nate, come al solito, da un esperimento mal riuscito: un tizio voleva fare una lampada la cui luce fosse amplificata da del materiale riflettente. la lampada non gli è riuscita, ma quando l'ha girata i pezzetti di materiale riflettente gli hanno ricordato una nevicata a vienna...

ma... a proposito di esperimenti: come gli è venuto in mente a quelli di iniettare la pipì sottopelle a una rana?

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