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mercoledì 2 novembre 2022

previously in: la storia della mia vita #2 salute

a gennaio ho lanciato la sfida dei 10 mila passi al giorno. fino a metà luglio è andata alla grande. anzi, avevo anche parecchi giorni di vantaggio, nel senso che mediamente camminavo ben più di 10 mila passi. poi sono stata sopraffatta dal caldo e ho mollato. in ferie ho recuperato un po', ma fino a metà ottobre non mi sono più ripresa. per cui per quasi tre mesi mi sono lasciata completamente andare. adesso sono di nuovo in careggiata, ma chissà per quanto durerà.

il problema, in questo caso, è che sono una da "o tutto o niente", "o bianco o nero". se mi allaccio le scarpe non lo faccio per camminare meno di un'ora. quindi, o esco con intenzioni serie, o niente. il che è un pessimo modo di affrontare la questione.

a marzo, libera da impegni di lavoro, ho iniziato a fare tutti i controlli medici che rimandavo da anni. analisi del sangue, oculista, ginecologa, dentista, controllo al seno. ho speso quasi mille euro tra visite mediche, cure odontoiatriche, lenti nuove, esami specialistici, farmaci. nonostante temessi che questo mio procrastinare mi avrebbe portata a morte certa, alla scoperta di tumori al quarto stadio, è andato tutto molto meglio del previsto.
sempre a marzo - per la prima volta nella vita - ho iniziato a curare ansia e depressione, non solo con la terapia ma anche con i farmaci. per due mesi è stato un successo. ho pensato "oh, wow. allora è così che vivono le persone normali: leggere. non pensano tutto il tempo al suicidio, alle persone che muoiono di fame, o per le guerre, ai bambini negli slum indiani o nelle bidonville brasiliane, alla crisi climatica, al suicidio, ai terremoti che potrebbero colpirci, alle alluvioni, alle guerre per l'acqua in corso e per quelle a venire, al fatto che non ci saranno antibiotici efficaci, agli animali allevati in condizioni tremende, al suicidio, all'inflazione, alla recessione, alle crisi di governo nostrane e non". poi però è tutto tornato "normale", i farmaci hanno smesso di fare effetto e la mia vita è tornata quasi quella di sempre: una zavorra pesantissima da portarsi dietro con una fatica assurda (ma senza pensieri suicidari).
è come se i farmaci, togliendomi i pensieri suicidari, mi avessero privata dell'ultima forma di energia che mi era rimasta. niente ha senso, perché devo vivere? il mondo è un posto orrendo. vivere mi fa schifo.

sogno. sogno cose assurde, tutte le notti, tantissimo. sogno tante persone, anche gente che non vedo e non sento da venti o trent'anni. sono sogni articolati. sogni faticosi. sogni che quando mi sveglio al mattino sono stanca come se avessi lavorato tutta la notte. ho sognato che mia sorella era incinta. sogno molti spostamenti, spesso faticosi. treni in ritardo, un mucchio di scale da salire, e acqua, tanta acqua, da guadare. se almeno in sogno arrivasse un'idea decente per il prossimo romanzo...

sono ingrassata. la congiuntura negativa tra depressione, farmaci, sospensione della sfida dei 10 mila passi, e la visione della crema pasticcera come unica ragione di vita (da qui tutte le foto di colazioni che posto su instagram), mi ha portata a prendere peso. non riesco più a chiudere nemmeno un paio di jeans. vivo in tuta, ma per lo più in pigiama. sperando di rientrare in un tempo ragionevole nei miei vestiti. di smettere di essere un divano e riprendere presto sembianze umane.
(mi sono pesata, non lo facevo da agosto. la situazione è anche peggiore di quanto pensassi.)

mi sono cresciuti i capelli. ovvio, dato che non li taglio da un anno. i capelli, quando li lavo e li asciugo con la spazzola, mi stanno da dio. peccato che li tenga sempre legati, li lavi una volta ogni mai e che trovi i miei capelli ovunque: uno - non so come - è arrivato persino dentro al congelatore. e tutti questi miei capelli ubiqui (sul cuscino, nella doccia, sui pavimenti, tra i panni tolti dalla lavatrice, nelle frange dei tappeti, tra la barba del matematico...) mi stanno facendo impazzire e rimpiango il periodo in cui li avevo tagliati a zero e mi sentivo libera, folle, capace di tutto.

tra qualche giorno il prossimo previously.

1 commento:

  1. aspetto la prossima puntata. Ironia insuperabile a partire dalla bio che avrebbe conquistato chiunque.

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