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giovedì 5 settembre 2019

cose di corsa


dopo una pausa di quasi due mesi, da due giorni ho ripreso a correre.
tre anni fa, in questo periodo, mi allenavo per la maratona. correvo per 20-25-30 chilometri consecutivi. ascoltavo audiolibri e andavo, spedita. la cintura dei pantaloni non aveva abbastanza buchi per stringere e meditavo di aggiungerne uno. mi spaccavo di addominali almeno tre volte a settimana. avevo gambe e fiato. una pancia piatta e tonica invidiabile.
stamattina sono riuscita a correre per dodici minuti. non consecutivi. a una velocità inferiore a quella con cui correvo la mezza maratona.
sembra deprimente? lo è. molto. anche perché la cintura non mi serve più, i pantaloni non mi vanno larghi ma stretti, mi è venuta la panza.

in questi anni ho imparato a mettere le cose in prospettiva. non molto tempo fa, di fronte a una situazione del genere, mi sarei disperata. mi sarei detta che faccio schifo, sono una frana, butto tutto all'aria, sono una scansafatiche.
ora, semplicemente, prendo atto del fatto che le mie priorità sono cambiate. che non mi interessa correre una maratona, non mi serve avere gli addominali scolpiti. so che ricominciando ad allenarmi con costanza non sarà difficile tornare a correre per un'ora.

ho imparato a prendermi la responsabilità delle mie azioni. se sono ingrassata e meno in forma non è colpa dell'estate troppo calda. è colpa mia: mi sono impigrita, ho mangiato un mucchio di dolci.
non ho il controllo sulle stagioni ma ho il controllo su ciò che mangio, su quanto mi muovo.
non posso cambiare le cose che succedono, ma posso cambiare il mio modo di reagire alle cose.

2 commenti:

  1. Io non sono più tesserata alla fidal da, credo, 4 anni. Prima furono una serie di infortuni, poi il lavoro, poi il trasloco, poi... cambiarono le priorità. Dopo l'ultima caduta, ho impiegato un po' per riprendere. Ma non tantissimo. Dovevo dimostrare a me stessa che non mi lascio buttar giù da un imprevisto. E quest'estate ho corso tantissimo. Per nessuna gara; solo per affrontar meglio, psicologicamente, le altre priorità che mi son data. Ed è invidiabile il tuo modo, così sereno, di reagire alle cose.

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  2. è un modo di pensare che ho fatto mio molto di recente, a suon di libri e podcast sulla crescita personale. mi hanno permesso di capire che devo concentrarmi su quello che faccio - e che è in mio controllo - e valutare ciò che accade come conseguenze delle mie azioni. la domanda non è mai: perché proprio a me? ma cosa avrei potuto fare di diverso per avere un risultato diverso? cosa posso fare per ottenere il risultato che voglio?

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