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domenica 31 dicembre 2017

zafferano whisky e camomilla

non avendo mangiato pandoro e torrone a sufficienza, il matematico è uscito di casa inquieto al motto di "ho bisogno di tradizioni".
è tornato con un panettone tutt'altro che tradizionale. 
probabilmente il più bizzarro che esista in commercio: zafferano whisky e camomilla.

l'abbiamo mangiato a merenda, con una tazza di cioccolata calda, dopo aver corso per un'ora.

oh, davvero un buon panettone. anche se di whisky e camomilla le mie papille gustative non hanno trovato traccia.

a questo link la versione pasquale del bisogno di tradizioni

martedì 26 dicembre 2017

la tombola di natale

non amo le occasioni conviviali e penso che i regali siano il modo migliore per dimostrare a chi li riceve che non sai niente di lui/lei. 
questo fa di me quella che non ama il natale.
e però la tombola, che dal 2008 segue i nostri festeggiamenti in famiglia, ha un che di trash e insopportabile che la rende irresistibile.

ecco gli ingredienti della nostra tombola:
* io che estraggo i numeri
* mia sorella chiara che distribuisce i premi
* il simpatico di turno che quando si va per la cinquina chiama l'ambo
* il sordo di turno che quando chiamo 67 chiede "77?"
* mio zio che nega di aver fatto ambo/terna per non doversi accollare...
* le "crodie"

le "crodie" sono i premi in palio. sono schifezze rigorosamente incartate come regali veri, che vengono distribuite a chi "vince". ogni nucleo familiare porta un po' di crodie. le più temute sono le crodie di via cavour, le peggiori in assoluto, si capisce già che fanno schifo perché sono rivestite di carta riciclata. le più ambite sono quelle di viale omero.
il punto delle crodie è che il valore delle stesse, essendo mediamente molto basso, cambia moltissimo da persona a persona: il libro di preghiere di cui mia nonna è stata felicissima, per me sarebbe stata la peggiore delle crodie. i biscotti che lei ha portato come crodie sono stati molto apprezzati da mio cugino.

[in foto l'espressione di mia zia per essersi accaparrata la peggior crodia della tombola 2017: un quadretto natalizio di dubbio gusto] 

sabato 23 dicembre 2017

tra il dire e il fare c'è di mezzo il fare

il 2017 sta volgendo al termine e come ogni anno, in questo periodo, è tempo di bilanci.

per me quest'anno è stato l'anno del fare, del provare, e ho scoperto che... se fai sbagli, ma se non ti scoraggi e continui a fare le cose succedono, e funzionano.

un esempio? eccolo:
stavo per ringraziarvi per aver votato il mio racconto "la copiona" per il concorso degli scrittori pigri, e stavo per dirvi che nonostante il vostro supporto - di cui vi sono immensamente grata - non avevo vinto.

invece oggi gli scrittori pigri, hanno messo un palio due premi lampo, e io sono stata tra i due più veloci.
così ora sono qui a dirvi che ho vinto una settimana gratuita di laboratorio di scrittura.
non è stato un premio al merito, ma sento di essere stata premiata per essere rimasta positiva, resiliente, aperta a nuove possibilità.

ed è proprio questo che mi ha insegnato il 2017, che fare, provare, sbagliare, sbagliare meglio... prima o poi paga.
spero nel 2018 di riscuotere almeno un po' di quanto fatto fino a qui.

mercoledì 13 dicembre 2017

vivere abbastanza

oggi sono giunta alla conclusione che non vivo abbastanza.
le mie giornate si esauriscono tra nutrirmi, lavorare, dormire.
a volte vado a correre, a volte leggo, guardo qualche serie tv, il giovedì c'è il corso di photoshop, ma per la maggior parte del tempo sono sola, e nella mia testa.
non è che non faccia niente, e non è nemmeno che la mia testa non sia un luogo molto popolato e interessante.
è più che altro la sensazione di non sentirmi abbastanza sfidata, stimolata.

vorrei un life coach che mi permetta di trovare obiettivi e priorità, un book coach che mi aiuti a dare forma e struttura alle mie idee di romanzo, un corso/libro di copywriting e uno di marketing online che mi permettano di migliorare sul lavoro, un miracolo che mi insegni a usare photoshop per realizzare delle copertine/grafiche decenti. 

mi sento così apatica che forse nemmeno tutte queste cose insieme riuscirebbero a darmi una scossa.

lunedì 11 dicembre 2017

presto che è tardi

non so perché mi ostini a partecipare ai concorsi di scrittura. incappo in un bando che mi ispira e... decido di partecipare.
a volte ho l'impressione di farlo più per scrivere, che per l'oggettiva possibilità di vincere qualcosa.
e forse tutta questa proattività è dovuta anche alla nuova prospettiva da cui cerco di guardare i rifiuti: non più come un giudizio negativo su di me ma come una normale fase interlocutoria, come la dimostrazione di essermi esposta alla possibilità di un sì.

quelli qui di seguito sono solo 3 dei concorsi in cui sono in gara:

* la venticinquesima ora: organizzato dalla scuola di scrittura belville di milano. bisognava scrivere un racconto a tema in 25 ore. il tema veniva rivelato alle 23 del 2 dicembre e entro le 24 del 3 dicembre bisognava consegnare un racconto di due cartelle. il 18 gennaio decreteranno i vincitori, in palio servizi di editing e corsi di scrittura.
* 8x8: partecipo tutti gli anni da almeno quattro anni. due miei racconti scartati nelle edizioni precedenti sono stati pubblicati proprio nelle settimane scorse, su due diverse riviste.
* scrittori pigri: partecipo con un piccolo racconto sul plagio. si può leggere  votare su facebook qui

conto di partecipare a un concorso per scrittori friulani che scade a gennaio, pensavo di partecipare al concorso kobo ma la scadenza è tra sei giorni e al romanzo che volevo presentare mancano 30.000 battute, domani scade un concorso per racconti a tema futuro cui mi sarebbe piaciuto partecipare con un bel pezzo alla black mirror, sei mesi fa pensavo che avrei presentato un romanzo sulla corsa al concorso letterario ewwa, che scade a fine mese (inutile dire che nel frattempo non ho scritto alcun romanzo, tanto meno un romanzo sulla corsa).
alla fine sono più i concorsi a cui non partecipo che quelli a cui partecipo, però è il pensiero che conta, no?!

PS: non dimenticate di votare il mio racconto su facebook qui

domenica 3 dicembre 2017

telethon, photoshop, il lavoro da casa e altre amenità

sono stata completamente risucchiata dal lavoro: da tre settimane scrivo testi pubblicitari di natale per ristoranti, erboristerie, pasticcerie, negozi di casalinghi, di giocattoli, di intimo, di ottica...
il che è fantastico, se non mi ritrovassi a lavorare anche a orari improbabili come le sette e un quarto del mattino di sabato o le dieci di sera. a volte staccando solo per far pipì. e spesso non staccando nemmeno di notte: quando l'incubo di aver sbagliato le impostazioni di luogo, di spesa, di durata mi assale.

il tempo per leggere e scrivere si è ridotto a zero. non ho ancora mandato la newsletter di novembre, non sto aggiornando il blog, ho abbandonato al loro destino aria su wattpad e il racconto per gli scrittori pigri.
da almeno una settimana non leggo nemmeno una pagina.

al corso di photoshop ho visto fare cose meravigliose, peccato che non abbia imparato a farne nessuna. oggi volevo solo cambiare le dimensioni di un'immagine: da 26x26cm a 12x12. non sono stata in grado di farlo. le mie doti di grafica lasciano a desiderare. (come si nota dall'immagine qui sopra: ho aggiunto il logo telethon scontornandolo da un file jpg, ma non sono stata in grado di eliminare quel riquadro più chiaro che mi ricopre mezza faccia)

oggi, dalle 14 alle 15, correrò per telethon. per ogni km corso verranno donati 5 euro alla ricerca. spero di riuscire a donare almeno 55 euro, 60 sarebbe possibile se ieri non fossi tornata alle 2 e 30 del mattino dopo essere stata al concerto di caparezza, se avessi un ginocchio meno acciaccato, se seguissi un'alimentazione più consona.