ieri sera l'autore presentava in una libreria di vienna questo libro (premio campiello 2014), che è stato recentemente tradotto anche in tedesco.
ecco, che l'uomo del titolo, che è anche il protagonista del libro, sia felice è una grandissima bugia.
come può essere felice se la moglie è diventata un'estranea, con i suoi due figli passa pochissimo tempo e il suo lavoro di magistrato è quanto di più difficile si possa immaginare?
è felice perché ha accettato di aver fallito come marito, come padre, come magistrato e si accontenta del profumo di un fiore e di una giornata di sole?
io davvero non capisco.
e la cosa che mi fa più arrabbiare è che il titolo l'ha scelto l'autore, e che l'autore è laureato in filosofia.
come si può usare la parola felice con così tanta superficialità?
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