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domenica 8 dicembre 2013

a matita

e poi arriva un giorno in cui ti dici: da oggi è tutto diverso.
da oggi sono a dieta.
da oggi vado a correre tutti i giorni.
da oggi non mangio più dolci.
da oggi scrivo 5.000 battute al giorno.
da oggi non fumo più.
da oggi non bevo più alcolici.
da oggi non compro più vestiti/gioielli/libri/giocattolini tecnologici (a seconda di quale sia il settore merceologico che ci prosciuga le finanze)
sono giorni drastici, in cui l'inevitabilità di quella decisione ci sembra lampante. una necessità. un modo per salvarsi, per mettersi al riparo da se stessi.
sono giorni in cui tracciamo una linea.
eppure, per quanto quella decisione sia necessaria, è difficilissimo mantenerle fede. viene da dire, sarà poi così grave se la dieta la inizio domani? se mangio quest'unico cioccolatino? se do fondo a questa bottiglia di vino già iniziata? se chiedo a un passante una sigaretta?
ci sono giorni in cui tracciamo una linea. ed è una linea tracciata a matita. basterebbe nulla per cancellarla, per lasciar perdere, per rimandare a domani, per tornare indietro e far finta di niente, che non siano poi così gravi quei chili in più, quella tosse fastidiosa, quel fegato ingrossato, quel conto in rosso.
è difficile, difficilissimo, prendere sul serio quella linea. così sottile.
eppure è l'unico modo per salvarsi da se stessi.

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