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giovedì 7 novembre 2013

sbilanciamento

ho capito che è la persona giusta la prima volta che l'ho incontrato. ho sentito quella sintonia, difficile da instaurare con gli sconosciuti. ma con lui c'è stata da subito, l'ho sentita. non posso essermi sbagliata. ha riso alle mie battute, ha condiviso con me un momento intimo, di confidenze difficili, mi ha guardata negli occhi e la stretta di mano con cui ci siamo salutati è stata così calda che ho pensato che con lui sarei andata anche all'inferno, che davanti a lui avrei potuto metterti nuda e addormentata. poi ci siamo incontrati di nuovo, e di nuovo. e lui, tutte le volte, è riuscito in quello che credevo impossibile: dimostrare di non ricordarsi affatto di me. lui è il mio ginechirurgo, quello che ha promesso di togliermi in laparoscopia il fibroma di dieci centimetri che dilata il mio utero come se fossi al quarto mese di gravidanza. lui è quello che ha promesso che il giorno dopo l'operazione potrò tornare a casa e che la settimana successiva potrò riprendere le mie attività normalmente. davanti a lui dovrò mettermi davvero nuda e addormentata. in lui non posso far altro che riporre cieca e totale fiducia, aggrappandomi alla bella sensazione di quel primo incontro.

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