sapevo che sarebbe arrivato. qui arriva sempre prima che altrove, si vede che è un posto che gli piace questo, un posto in cui si sente a casa, accolto, ben voluto. non gli importa niente del fatto che io lo odi, del fatto che lo prenderei a schiaffi e pugni e lo riempirei di insulti. gli scriverei una lunga lettera, in cui gli spiegherei che proprio no, qui ci deve stare il meno possibile, non deve arrivare già ad agosto, non può, non è giusto. ma lui è uno che se ne frega, alza le spalle, ti soffia il fumo in faccia, pesta la cicca sotto la suola, con la punta, e poi sputa, di lato e non gli importa niente se tu sei lì, che lo guardi, e pensi che è uno stronzo, un gran maleducato.
lui passa e se ne frega. caccia via l'inquilino precedente a malo modo, butta i suoi vestiti colorati e leggeri dalla finestra e chiude le imposte, rovescia nello sciacquone le boccette di profumo, butta nella pattumiera le candele colorate e resta chiuso in salotto, sprofondato nella poltrona, le gambe sdraiate e le scarpe sudice sul tavolino da caffè, sul bracciolo un posacenere pieno di mozziconi puzzolenti, la stanza impregnata di fumo.
oggi piove, ci sono 16 gradi. senza preavviso è arrivato l'autunno.
Ieri notte è arrivato suo cugino a Roma, Mr Temporale di fine estate, con sua moglie, la signora Tromba d'Aria.
RispondiEliminaOddio, donna, che ansia questo post... Mi si gela il sangue nelle vene. Non a caso il pensiero del ritorno a VIE mi agghiaccia, in tutti i sensi... In bocca al lupo: bevi tanto tè e se puoi vai in vacanza in inverno!!
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