ospito volentieri, in attesa della riapertura del suo caustico blog, che si è sempre scagliato con fermezza contro autori che pagano per pubblicare e stampatori che si travestono da editori, un componimento in versi di editor in maniototo.
titoli di testa validi sempre:
titolo: dio
questa fede prevede un camino
acceso
e una comoda sedia che lo fronteggia.
accanto una pila di manoscritti
sempre la stessa altezza
da terra.
arrivano arrivano arrivano.
qualcuno che non vediamo,
sporge un braccio
a intervalli piuttosto regolari
per afferrarne uno.
dal nostro punto d'osservazione
inquadriamo schienale braciere
e pila.
sentiamo frusciare di fogli scorsi
non eccessivamente protratto.
un ringhio
uno sbuffo
un gemito
di noia schifo e rivalsa.
poi lo strapazzo della carta malamente impugnata
lo sventagliare nel volo
l'impatto con le braci.
finisce tutto quanto là
nel fuoco.
la vampa del camino
e lapilli in caotica fuga.
lassù, forse,
un editore
ci ama
contatti
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mercoledì 26 giugno 2013
lunedì 24 giugno 2013
il peggiore di tutti
è quello
che sa benissimo che sei straniera ma che comunque ti parla in
dialetto viennese. il viennese è una lingua che tramuta wasser in wosser, nein in
net e mi è totalmente incomprensibile.
il peggiore di tutti dice
che sono sempre seria e mi odia, ma è un sentimento reciproco. ieri
il peggiore di tutti mi ha rivolto la parola, e per l'ennesima volta
non ho capito una mazza e finalmente ho avuto la prontezza di
rispondergli “facciamo che parliamo in italiano così ci capiamo
meglio”.
per quanto
ne sa potrei averlo mandato affanculo. ed è proprio quello che
spero.
mercoledì 12 giugno 2013
è ufficiale
ho aspettato un po', per esserne certa, prima di dirlo a tutti, ma adesso è proprio ufficiale.
sono felice. sono felice come non sono mai stata a vienna prima d'ora e forse come non sono mai stata nella mia vita in generale.
è estate, il sole splende, ho un lavoro -che non è il lavoro della vita ma è decente- è da poco uscito il mio manuale di scrittura, ho portato a termine -finalmente, faticosamente- un romanzo, ho in programma di partecipare a un paio di concorsi per racconti, ho iniziato a studiare lo spagnolo, ho trovato otto quadrifogli, stasera esco.
non so quanto durerà questo momento meraviglioso, ma non mi sembra vero di essere finalmente uscita dal pozzo freddo e buio in cui ero caduta questo inverno (e in cui probabilmente cadrò il prossimo).
sono felice. sono felice come non sono mai stata a vienna prima d'ora e forse come non sono mai stata nella mia vita in generale.
è estate, il sole splende, ho un lavoro -che non è il lavoro della vita ma è decente- è da poco uscito il mio manuale di scrittura, ho portato a termine -finalmente, faticosamente- un romanzo, ho in programma di partecipare a un paio di concorsi per racconti, ho iniziato a studiare lo spagnolo, ho trovato otto quadrifogli, stasera esco.
non so quanto durerà questo momento meraviglioso, ma non mi sembra vero di essere finalmente uscita dal pozzo freddo e buio in cui ero caduta questo inverno (e in cui probabilmente cadrò il prossimo).
lunedì 3 giugno 2013
yo no hablo español
non me n'è mai importato un gran che delle lingue straniere. a scuola l'inglese non era tra le mie materie preferite così come alle superiori non impazzivo per il tedesco.
mi piaceva la matematica, soprattutto. e leggere romanzi a caso per gli affari miei. nessuno degli autori morti e sepolti che ti propinano fino alla quinta superiore, in ogni caso.
e quindi il fatto che da due anni a questa parte covi in segreto una gran voglia di imparare lo spagnolo è questione nuova e inspiegabile.
ho iniziato a studiare su busuu.com che tra tre giorni mi chiuderà le porte in faccia se non pago.
si accettano quindi link a siti nei quali sia possibile studiare lo spagnolo online.
e magari anche il titolo di una buona grammatica e di un libro di testo.