mi ero detta che questa volta non sarei tornata a votare.
del resto vivo fuori dall'italia da due anni e mezzo, e pur non sentendomi affatto viennese, è innegabile che sono le leggi austriache quelle a cui devo sottostare e che influenzano la mia vita quotidiana.
allo stesso tempo è proprio quando ci si trova all'estero che ci si rende conto di quanto si è italiani dentro.
la convivialità e la cultura del buon cibo, degli ingredienti scelti con cura e cucinati per ore e consumati tutti insieme a tavola.
l'amore per il sole e la temperatura mite.
insomma, l'italia è il paese in cui sono nata e cresciuta, in cui sono stata istruita, in cui abitano le persone che mi sono più care al mondo, e seppure la tentazione di dire "arrangiatevi e andate tutti al diavolo, cavoli vostri" sia fortissima, il desiderio di fare la mia parte per poter poi dire "io ci ho provato" è insopprimibile.
per cui domani tornerò in italia per votare e voterò SEL.
non voterò berlusconi per ragioni che mi sembra superfluo elencare e che riassumerò con "ha governato per quasi vent'anni con maggioranze amplissime e tutto quello che è ha fatto è stato di curare i propri interessi, che non hanno mai coinciso con i miei, che non avevo case costruite abusivamente da farmi condonare, né capitali illeciti all'estero da farmi scudare". e chi lo voterà per per riavere indietro qualche centinaio di euro di imu rimarrà molto deluso, perché le spese e il debito dello stato italiano sono tali per cui con la stessa mano con cui restituirebbe l'imu introdurrebbe un'altra tassa.
non voterò il movimento 5 stelle per le ragioni che sono riassunte bene in questo articolo, brevissimo ma incisivo
non voterò pd perché (anche se con altri nomi (ds/l'ulivo)) ha sempre fatto il gioco di berlusoni.
non voterò casini, monti, fini né un altro partito di centro perché hanno posizioni troppo conservatrici rispetto alla mia.
non voterò giannino perché è ridicolo: lui, il nome del suo parito (fare per fermare il declino) e il modo con cui ha perso credibilità.
voterò quindi nichi vendola non per esclusione ma perché come ha spiegato bene licia troisi in questo post "ho riflettuto che un politico questo dovrebbe fare: non fare una
indagine di mercato, vedere cosa vuole la gente, e prometterglielo. Ma
avere una visione, proporre qualcosa di più grande, un
cambiamento reale, un progetto vasto e ad ampio respiro per questo
stato. E poi convincere la gente che la sua visione è quella giusta per
farci stare tutti meglio. Il politico che ho in testa io dice anche cose
che la maggioranza degli italiani non condivide, ma si fa in quattro
per spiegare perché invece funzionerebbero, permetterebbero di
migliorare questo paese."
questo il panorama generale
qui un test breve ma incisivo per vedere quale partito la pensa come voi