ieri sera il matematico ha proposto di andare a pattinare sul ghiaccio.
davanti alla rathaus, infatti, fino al 4 marzo c'è una pista di pattinaggio all'aperto. non è una pista come la immaginiamo di solito, di forma regolare, è una pista fatta di sentieri in mezzo agli alberi, che la sera, con le luci dei faretti colorati, fa molta atmosfera romantica. insomma, è un eistraum, come lo chiamano qui, un sogno di ghiaccio.
e chi non vorrebbe sognare, scivolando leggiadramente sulla pista con la scioltezza di carolina kostner?
per cui mi sono fatta molto facilmente convincere. inutile dire che si è rivelato un errore.
anche alle nove di sera, la pista, pur essendo lunga centinaia di metri, è affollata come la via dello shopping nel primo giorno di saldi. e ad affollarla ci sono due categorie di persone: i pazzi, che sfrecciano a 70 all'ora, vanno all'indietro e zigzagano tra la seconda categoria di persone: gli imbranati. gli imbranati stanno vicino alle staccionate che delimitano la pista, vanno a velocità lumaca, si aggrappano e si fermano ogni due per tre, procedono instabili sulle lame, appena l'inclinazione favorevole li fa accelerare un po' entrano nel panico.
la categoria delle persone normali, che vanno a velocità normale, con un senso dell'equilibrio normale, senza provare il doppio toe loop tra un imbranato e l'altro, non era presente in quantità rilevanti.
inutile dire in quale categoria io -ma anche il matematico- sono facilmente caduta abradendomi sul ghiaccio i palmi delle mani.
la seconda cosa divertente che non farò mai più è credere che mi iscriverò in palestra.
dopo averlo annunciato, pensato, immaginato per un mese, ho finalmente fatto una lezione di prova nella palestra di fronte casa (è più vicina del supermercato e questo mi costringerebbe a non avere scuse per non andarci).
il concept di questa palestra è: cambi esercizio ogni 40 secondi per 30 minuti. ci sono otto macchine disposte in cerchio e intervallate alternativamente da uno step o da una pedana su cui bisogna bilanciarsi.
una roba allucinante, non hai tempo di sederti sulla macchina per i pettorali che devi scendere e fare step, non hai tempo per prendere il ritmo sullo step che devi correre alla macchina per tonificare le gambe, ti sei appena seduto e hai fatto su e giù due volte che devi andare a bilanciarti, e via così per mezz'ora, il tutto con un asciugamano da spostare di macchina in macchina e una musica truzzissima che cambia quando devi cambiare postazione.
Incredibile!Anche io ho provato lo stesso tipo di palestra!UGUALE! Macchine idorliche (o come cavolo si dice in italiano), vero??? Un incubo! Volevo perdere quei quattro chili americani, ma mi sa che me li tengo....:/
RispondiEliminanon sapevo che esistesse anche oltre oceano!
RispondiEliminasottoscrivo, è un incubo! io vorrei tonificare un po' e rafforzare i muscoli delle spalle come mi ha consigliato la fisioterapista per la cervicale. ma così... no, ti prego!
da come lo racconti sembra il gioco delle sedie più che gli esercizi per tonificare il fisico...:-)
RispondiEliminama no, sei andata nella palestra da criceti! è chiaro che non ti piace, quella.
RispondiEliminase davvero ci vuoi tentare ce n'è una in Mariahilferstrasse, vicino a Zieglergasse. si chiama mcFit, costa 20€ al mese circa, basta che ci vai con un iPod e la musica truzza scompare, e puoi fare quello che ti va per quanto ti va. io la trovo rilassante. le macchine sono a prova d'idiota, se va bene per me va bene pure per te, io detesto le palestre ma lì non mi dispiace :)