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lunedì 28 giugno 2010

giusto per mettermi la coscienza a posto

dato che è da settimane che ho smesso di studiare tedesco con la convinzione che tanto è una lingua troppo stronza per essere imparata, oggi per placare i sensi di colpa ho comprato un libro con cd che promette di insegnare il tedesco in 30 giorni. insomma, mi ero illusa che questo libro potesse fare il miracolo: ficcarmi in testa qualche nozione di tedesco.
il primo giorno prevede che uno impari:
* i pronomi personali soggetto (ich, du, er/es/sie, wir, ihr, sie/Sie),
* il verbo essere (ich bin/du bist/er ist/wir sind/ihr seid/sie sind),
* il verbo avere (ich habe/du hast/er hat/wir haben/ihr habt/ sie haben),
* i verbi regolari (ich wohne/ du wohnst/er wohnt/ wir wohnen/ ihr wohnt/ sie wohnen),
* i pronomi interrogativi (was/wer/wie/wo/wann/warum/woher/wohin),
* l'ordine dei componenti nelle frasi affermative e interrogative...
cioè, studiando solo quel libro per tutto il giorno uno impara il tedesco in 30 giorni. ovvero... nessun miracolo, solo un grande sbattimento! (che poi è l'unico modo che permette ai comuni mortali di ottenere qualcosa)

venerdì 25 giugno 2010

trenitalia e lo sciopero

conoscendo da svariati anni l'affidabilità e l'efficienza del trasporto ferroviaro nazionale, oggi ho pensato bene di restarmene a casa visto lo sciopero.
per chi si è avventurato o vorrebbe farlo... be' sappiate che proprio oggi il servizio viaggiatreno, che monitora tutti i treni in circolazione fornendo in tempo reale informazioni riguardo le percorrenze... non funziona.
e ironia della sorte, anche il sito ferroviedellostato.it, dopo qualche ora di inagibilità è diventato agibile, ma l'applicazione "treni garantiti in caso di sciopero" (cioè l'unica davvero utile in un giorno di sciopero come quello di oggi) non è al momento disponibile per "aggiornamenti tecnici".
buon viaggio a tutti!

mercoledì 23 giugno 2010

scrittura creativa

ho un debole per la scrittura creativa, ho frequentato un mucchio di corsi e ho letto il 90% dei manuali esistenti in commercio sull'argomento: scrivere zen, leggere per scrivere, 78 motivi per cui il vostro libro non sarà mai pubblicato e 14 per cui potrebbe anche esserlo, smettete di piangervi addosso e scrivete un bestseller, non un manuale di scrittura creativa, tecniche di scrittura creativa, manuale di scrittura, ricettario di scrittura, lezioni di scrittura, consigli a un giovane scrittore, il mestiere di scrivere, scrittore anch'io, scrittore anche tu, smetti di leggere manuali e di frequentare corsi e comincia a scrivere.
perché il fatto è questo, leggere manuali e frequentare corsi è diventato soltanto una scusa per rimandare il più possibile il momento in cui mettermi al pc e scrivere.
semplicemente. scrivere.
tutto quello che potevo imparare dai manuali e dai corsi credo di averlo imparato, adesso non mi resta che imparare facendo.
è un po' come prendere il diploma, e poi la laurea triennale, e poi quella specialistica, e poi fare un master, e un dottorato... sì, benissimo, ma a quando il momento di lasciare da parte la teoria e passare alla pratica?

domenica 20 giugno 2010

quanto?

potrei dirvi di quanto è bello middlesex di quanto l'autore sia stato capace di immaginare così nel dettaglio le vicende che racconta, al punto da farmi crede che non può non essere tutto vero.
potrei dirvi di quanto era azzurro il cielo su rimini, venerdì.
di quanto sia vuota la dispensa e sporchi i pavimenti e disordinate le stanze nella mia piccola mansarda.
di quanto fossero assurde le scarpe di sabrina rondinelli, noiose le domande che l'ntervistatrice ha posto a anne-laure bondoux e interessanti le sue risposte.
di quanto vorrei che domani fosse sabato.
di quanto è facile rimanere disconnessi per due giorni, anche se si è internet dipendenti come me.
di quanto è bello stare sotto il getto d'acqua calda della doccia, quando solitamente si è condannati a incastrarsi in una vasca da bagno.
di quanto il viaggio di ritorno sia sembrato breve tra le pagine di middlesex.

giovedì 17 giugno 2010

misteri insondabili

1. perché se i commenti all'ultimo post sono 5, blogger ne visualizza 5 e ne conta 2?
2. perché se seradestate è aggiornato quasi quotidianamente, secondo blogger il post più recente risale a un mese fa?
3. perché se il libro che sto leggendo non mi piace mi ostino a proseguire?
4. perché quando ho urgente bisogno di parlare con il matematico è a cena fuori?
5. perché quando devo ipotizzare scenari futuri vedo solo l'apocalisse?
6. perché alle superiori quando frau piller mi diceva di studiare il tedesco (perché vedrai che ti servirà nella vita) facevo finta di niente?
7. perché il tedesco è una lingua così stronza (3 generi, 4 casi e 2 numeri)?
8. perché imbrattacarte pieni di sé pubblicano libri, e penne eccelse lasciano romanzi straordinari nei cassetti? (emanuela, cosa stai aspettando?!)
9. perché donne dolcissime, belle e sagaci sono single, mentre donne brutte, arroganti e vuote sono sentimentalmente appagate?
10. perché non esiste una legge di compensazione che dia e tolga a tutti in uguali quantità?

se avete una o più risposte... fatevi pure avanti!

mercoledì 16 giugno 2010

sperimentiamo

ho bisogno di una playlist straziante, di quelle che quando le ascolti piangi una canzone dopo l'altra e alla fine hai pianto tutte le lacrime possibili e ti senti così svuotato che puoi ricominciare a vivere e a sorridere e a pensare che tutto andrà bene-benissimo.
una playlist è fatta di tante canzoni. io ne metto una, le altre, per favore, mettetele voi nei commenti.




se qualcuno si vuole prendere avanti e mettere canzoni per quando sarò così felice che di più non si può e me le ascolterò nell'ipod saltellando e girando a braccia aperte su me stessa in mezzo a un prato va bene uguale.

e se qualcuno vuole mettere la sua canzone preferita, o quella che ha ascoltato stamattina, o quella che odia di più al mondo e me la vuole dedicare, ok, va bene. però vi prego fatevi vivi. altrimenti finisce che metto radici nel mio blog deserto, che tanto è uguale, anzi no, di là sgorgo meglio.

domenica 13 giugno 2010

mare mare mare... di libri

io odio il mare, d'estate.
ho passato ogni luglio della mia vita, fino ai 13 anni, una settimana a lignano sabbiadoro. e tutte, tutte le volte, finiva che la prima sera arrivavo a casa ustionata, le spalle -fitte di bolle- rosse e roventi come una piastra.
da quando ho smesso di andare in vacanza con i miei non sono più tornata al mare, d'estate. anche perché il mare che ho conosciuto era una spiagga fitta di ombrelloni, come clandestini stipati in un barcone, lambita da un'acqua dal colore non propriamente cristallino.
per cui se venerdì, sabato e domenica andrò a rimini, non sarà per stendere un telo da mare sulla spiaggia, ma per vedere alcuni dei miei autori per ragazzi preferiti in occasione di mare di libri
tra i miei imperdibili ci sono beatrice masini, marie-aude murail, sabrina rondinelli.

sabato 12 giugno 2010

mai niente di buono

google è fonte inesauribile di sconforto.
mi è bastato digitare il nome di qualche compagna di università e subito mi sono trovata davanti tutti i loro successi. conferenze all'estero, premi vinti, traguardi raggiunti, pubblicazioni, corsi, master, riconoscimenti, viaggi, fidanzato figo. probabilmente a googlare anche il nome del fidanzato si scoprirebbero altrettante meraviglie.
poi ho digitato il mio nome è mi sono sentita una caccola di naso.
tutto quello che esce fuori sono i racconti insulsi che scrivevo dieci anni fa, una foto preistorica orrenda e dulcis in fundo... il link a questo blog, che raccoglie in un colpo solo la pochezza della mia vita.
(che allegria stasera, eh!)

giovedì 10 giugno 2010

leggero

non so se lo posso dire ma lo dico lo stesso: che sollievo.
che sollievo andare in ufficio sapendo che qualunque cosa accada... non sarà più affar mio.
che sollievo andare su è giù tra torino e milano con la certezza che tra poco quei treni non mi riguarderanno più (anche se forse per solidarietà continuerò a tenermi aggiornata con il sito pendolando.it)
che sollievo sapere che invece di 30 metri quadrati mansardati avremo 46 metri quadrati normali.

e vorrei provare sollievo anche leggendo i giornali, sapendo che tra tre mesi quello che succede in italia non sarà più affar mio. ma non è così.
provo rabbia, disgusto e impotenza e mi chiedo quante altre ignobili porcherie senza pudore sopporteremo senza fare una piega.

martedì 8 giugno 2010

ammissioni

ok, lo ammetto. l'idea di un blog segreto è una cazzata. non c'è niente di più desolante che vedere il contatore delle visite a zero (che significa che manco io ci sono andata).
per cui sappiatelo anche qui: mi sono licenziata (agosto sarà il mio ultimo mese di lavoro), sto ristudiando il tedesco, a settembre mi trasferirò a vienna con il matematico.
qualunque commento anche anonimo (solidarietà, insulti, poesie, immagini, parolacce, canzoni, link...) è ben accetto.

venerdì 4 giugno 2010

bocca murata

la mia giornata è stata pienissima di parole, anche straniere. ho letto qualche pagina di manoscritto, qualche pagina di libro, qualche articolo di giornale, qualche post in qualche blog, qualche messaggio di stato su twitter. ho guardato la tv, e mi sono anche fermata per qualche minuto sul canale della bbc. sto ascoltando musica su youtube.
ho chattato, ho letto e scritto sms. adesso sto scrivendo un post.
eppure di tutte queste parole nemmeno una è uscita dalla mia bocca.
oggi non ho parlato con nessuno, nemmeno al telefono, e sono quasi le cinque del pomeriggio.

giovedì 3 giugno 2010

w l'italia

in un impeto masochista mi sono messa a leggere le testimonianze raccolte dal quotidiano la repubblica in questa pagina sulla situazione lavorativa in italia.
quello che emerge è il ritratto della mia generazione (quanto mi fa sentire vecchia questo termine). una generazione di giovani disoccupati, sottopagati, sfruttati.
stage gratuiti, call-center, finti contratti a progetto, curriculum inviati a pioggia, pochi colloqui e tanta, tanta frustrazione, rabbia, delusione. nonostante le lauree, i master, le esperienze all'estero, la conoscenza delle lingue...
è davvero, davvero sconfortante.

mercoledì 2 giugno 2010

pontifichiamo

l'ufficio fa ponte, per cui io pontifico.
dato che quando c'è il matematico è lui che mi trascina fuori casa nel week-end, mentre quando non c'è divento tutt'uno con le lenzuola, questi cinque giorni potrebbero permettere una totale compenetrazione del mio corpo con il letto.

martedì 1 giugno 2010

sfido cyberwoman

quando ho dato vita ad azzurropillin ne sapevo così poco di blog che ho ingenuamente infilato il mio cognome nell’url. al punto che se uno digita il mio nome e cognome su google, arriva qui in meno di tre minuti. diciamo che in alcune occasioni ho rimpianto quelli che sarebbero stati i vantaggi dell’anonimato.
ho sempre dovuto fare i conti con la certezza che qualunque post scomodo o un po’ sopra le righe sarebbe stato intercettato da colleghi o parenti o conoscenti, ho capito a mie spese che non sempre scrivere pubblicamente quello che si pensa è conveniente.
motivo per cui qualche giorno fa ho aperto un altro blog e non l’ho detto a nessuno.
al momento, di là, mi sento come su un’isola deserta: scruto il contatore delle visite sperando di avvistare qualcuno. che ovviamente non arriva.
sfido cyberwoman a scovarlo