sto leggendo "la ragazza che giocava con il fuoco" secondo libro della trilogia millennium di larsson.
è avvincente da morire, credo che stanotte non dormirò per sapere come va a finire.
però che cavoli, l'autore ha davvero una visione molto maschile del sesso.
il protagonista soddisfa pienamente tutte le sue amanti, e sono molte.
l' amante del protagonista è sposata, il marito lo sa, ma accetta di buon grado che la moglie qualche volta vada a farsi scopare dal protagonista.
la protagonista femminile è bisessuale. ha avuto rapporti sessuali soddisfacenti con il protagonista e ha una storia lesbica con una ragazza che la fa godere moltissimo.
inutile dire che appena entra in scena un nuovo personaggio femminile non può esimersi dall'andare a letto con il protagonista maschile, o almeno dal mostrare un'attrazione fatale per lui.
insomma, nel mondo di larsson, tutte le donne non vedono l'ora di scopare -hanno proprio un bisogno incoercibile di scopare in continuazione- e tutti gli uomini sono degli scopatori di prim'ordine.
Sì, in effetti aleggia un po' in tutto il racconto una certa vena di maschilismo, cosa che ho però riscontrato anche in altri autori svedesi. Chissà forse non è maschilismo, ma solo un modo diverso di vedere le cose.
RispondiEliminapenso sia una prerogativa degli uomini in generale, non degli svedesi in particolare (e in questo sono molto femminista, probabilmente)
RispondiEliminaottimo,così ho una ragione in più per non dover leggere larsson.
RispondiEliminaComunque è solo un aggiornamento delle favole e delle saghe antiche (tipicamente maschili) in chiave adulta.
L'eroe è sempre bello,ardito,coraggioso.
Nell'attualità deve avere un membro ragguardevole e fare sesso da dio.
Ovviamente,tali personaggi non hanno alcun riscontro nella realtà,ma si parla pur sempre di favole,anche sottoforma di libri e film...
ps: sono cesko,non mi ricordo la password di gmail,oramai l'ho memorizzata da troppo tempo...