in casa editrice si pensano i libri non solo per quello che sono, ma soprattutto per come e quanto possano essere venduti e vendibili.
capita spesso che un editore per ragazzi decida di non tradurre dei libri stranieri perché:
troppo inglesi o troppo americani per il mercato italiano. oppure per il target troppo maschile o per la trama troppo complessa o perché troppo "letterari".
insomma ogni giorno sono immersa in riflessioni di marketing librario.
oggi provo a farne qualcuna io su questo libro:
"è sesso o amore? una guida spregiudicata al sesso sano e sicuro"
edito da fanucci, nella collana teens, una collana di grande successo dedicata alle ragazze 14enni.
quante copie venderà questo libro, secondo voi?
secondo me pochissime, per le seguenti ragioni:
come fa una ragazzina a presentarsi alla cassa con un libro del genere, in cui la parola sesso è grande come una casa? comprare una confezione di preservativi non è meno imbarazzante! tanto più che il libro si definisce "guida spregiudicata"!
pensiamo poi alla collocazione negli scaffali. è probabile che finisca nella sezione sesso - salute benessere o peggio letteratura erotica. con quale coraggio una ragazza potrebbe mettersi a cercare un libro in quegli scaffali?
e con quale coraggio, non trovandolo, potrebbe mettersi a chiederlo a una libraia-commessa?
immaginiamo la scena
ragazzina (a bassissima voce): cercavo il libro "è sesso o amore?" edito da fanucci.
commessa: sì, dovrebbe esserci. adesso lo vado a cercare.
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commessa (dopo un paio di minuti di ricerca alla sezione sesso - ad altissima voce rivolta ad altro commesso): puoi cercare tu il libro "è sesso o amore?". io non lo trovo. serve a quella ragazza lì (indicando la timida adolescente che a quel punto vorebbe liquefarsi ed essere assorbita dalla moquette mentre altri 8 clienti la fissano)
ma pensa ma pensa, ma pensa un po'.
RispondiEliminase ti dico che è l'ultimo libro che ho regalato alla cami, ci credi?
:-)
hai fatto benissimo!
RispondiEliminaspero che lo legga, dovrebbe diventare un testo obbligatorio nelle scuole.
non che dica grandi novità, ma è pieno di buon senso.
strano ma vero, se l'è letto d'un fiato.
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