i limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo cioè di tutto ciò che io posso capire, pensare ed esprimere.
l. wittgenstein.
"è qualcosa di bello, la distruzione delle parole. naturalmente, c'è una strage di verbi, e aggettivi, ma non mancano centinaia e centinaia di nomi di cui si può fare tranquillamente a meno. e non mi riferisco solo ai sinonimi, sto parlando anche dei contrari. che bisogno c'è di una parola che è solo l'opposto di un'altra? ogni parola già contiene in se stessa il suo opposto. prendiamo "buono", per esempio. se hai a disposizione una parola come "buono" che bisogno c'è di avere anche "cattivo"? "sbuono" andrà altrettanto bene, anzi meglio, perché a differenza dell'altra, costituisce l'opposto esatto di "buono". ancora, se desideri un'accezione più forte di "buono", che senso hanno tutte quelle varianti vaghe e inutili: "eccellente", "splendido", e via dicendo? "plusbuono" rende perfettamente il senso, e così "arciplusbuono" se ti serve qualcosa di più intenso. naturalmente, noi facciamo già uso di queste forme, ma la versione definitiva della neolingua non ne contemplerà altre. alla fine del processo tutti i significati connessi a parole come bontà e cattiveria saranno coperti da appena sei parole o, se ci pensi bene, da una parola sola. non è una cosa meravigliosa? [...] non capisci che lo scopo principale a cui tende la neolingua è quello di restringere al massimo la sfera d'azione del pensiero? alla fine renderemo lo psicoreato letteralmente impossibile, perché non ci saranno parole con cui poterlo esprimere."
1984 g. orwell
è preoccupante leggere questo libro con mia sorella che all'età di 18 anni mi chiede il significato di parole come "procrastinare", "minutaglie", "mussola", "opale", "fornicare" (anche ora, che legge il post alle mie spalle, dichiara di non ricordare il significato di nessuna di queste parole... aiuto!).
eppure la vita di mia sorella è sempre pienissima di parole: msn, sms (100 al giorno gratis, li vorrai mica sprecare). non fa altro che scrivere, digitare velocissimamente sulla tastiera del pc o su quella del cellulare (rosa) che le hanno regalato le sue compagne di classe in occasione del suo diciottesimo compleanno.
non so davvero esprimere lo sconforto...
i commenti sono aperti a chiunque voglia salvare qui una parola che ritiene importante e che non vuole vada perduta. la custodirò anch'io, insieme a voi!
ti sfido a chieder a 20 persone cosa vuol dire "mussola". io non lo sapevo ma google mi ha aiutato
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