dopo la gita a los angeles rieccomi a berkeley.
sopravvisuta
al check-in self service,
ai controlli folli prima dell'imbarco (al ritorno abbiamo tentato di imboscare il dentifricio nuovo, ma ci hanno beccati!),
a due aerei in tre giorni (ormai prendere un aereo è come andare in treno, per me),
a tutte le schifezze americane che ho mangiato e bevuto (gli americani non contemplano la possibilità che si possa desiderare di bere acqua),
al matematico che non si è mai cambiato le mutande perché si era dimenticato di portarne di pulite (che schifo, che schifo, che schifo, che schifo).
aggiungerò delle testimonianze fotografiche.
nel frattempo ho completamente perso la cognizione dello spazio e del tempo:
dove sono,
che giorno è,
quanto manca al mio ritorno.
e ieri sera all'aeroporto di los angeles (LAX), in attesa del volo per san francisco (SFO) mi sono messa a piangere dicendo "andiamo a torino insieme".
cara alga, la tua premonizione è già realtà!
voglio assolutamente un fotoreportage sulla mutanda incriminata.
RispondiElimina:-D
me too!
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