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sabato 26 aprile 2008

jet lag e altre amenità

qui a berkeley sono le 18.55 del 24 aprile (no, volevo dire del 25). cioè quasi le 4 del mattino in italia.
credo sia questa la ragione per cui ho sonno. tanto tantissimo tantissimissimo sonno.
questa mattina alle 5 mi sono svegliata e tutta arzilla ho cercato di convincere il matematico che era il momento per fare colazione, uscire, esplorare. non mi ha creduto.
in queste ore ho scoperto che:
* non so una mazza di inglese ma se una ragazza che chiede l'elemosina mi dice "i'm not invisible, bitch!" capisco benissimo
* sono "job addicted": in biblioteca e in libreria ho passato il tempo nel settore teens cercando di riconoscere i libri che abbiamo letto, restituito, mandato in lettura, acquistato
* i supermercati qui sono un mondo a parte. vendono cose che non esistono, e non esistono cose che si vendono
* passare da una parte all'altra del mondo in poche ore è un'esperienza straniante. beato cristoforo colombo che ha avuto tutto il tempo per abituarsi al fuso orario
* sono state sufficienti pochissime ore con il matematico per cancellare completamente 85 ore di distanza

4 commenti:

  1. Vai cosi mi piacerebbe pure a me adesso essere dove sei.
    ciao

    http://sognonuvole.blogspot.com
    http://lospaziodigiacomo.
    blogspot.com

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  2. :-)
    sembri tornata di un bell'azzurropillin anziché blue!
    Bello!
    Anche il lapsus delle 85 ore invece che giorni promette bene.
    Un bacio e....non ti scordare i due californiani!

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  3. l'ultimo punto mi sembra veramente occhei.
    goditelo.
    ;-)

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  4. Ciao! Bella l'idea di essere un colore da grande! Complimenti per il blog, mi fa piacere lasciarti una traccia... buon viaggio! A presto, Gianluca

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