la famiglia in cui sono nata e cresciuta è a 500 chilometri dalla mia piccola mansarda da cui vedo la mole antonelliana.
ogni giorno mio padre, mia madre e le mie due sorelle si alzano, fanno colazione e continuano a vivere la loro vita indipendentemente dalla mia. vedono e vivono luoghi che mi sono familiari ma che io non abito più. tutto quello che succede là, a loro, è filtrato attraverso le telefonate in cui parlo del più e del meno con mia sorella chiara. tutto quello che loro sanno di me è in quelle telefonate e viceversa.
nella città in cui abito da 5 mesi non conosco nessuno e nessuno mi conosce.
nella città in cui lavoro ho a che fare con una decina di persone che conosco da circa sette mesi.
in pratica passo tutte le mie giornate con gente che non mi sono scelta e che ha condiviso con me poco più del 2% della mia vita.
se non condividessi questa mansarda con vincenzo potrei dire di essere sola al mondo.
ora la mia famiglia è vincenzo.
Come mai sei così lontana dalla tua famiglia?
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